Reggio Calabria, è già caos concorsi. Il centrodestra scrive alla GdF: “non si possono indire in campagna elettorale, siamo preoccupati” | INTERVISTE

Il centrodestra unito convoca una conferenza per chiedere chiarimenti sui concorsi pubblici alla Città Metropolitana di Reggio Calabria

  • conferenza centrodestra sui concorsi pubblici
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    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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Sono stati soltanto annunciati, eppure già generano dubbi e ombre. Stiamo parlando dei concorsi pubblici per 75 nuove figure all’interno della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Dopo il grande caos provocato per quelli al Comune, qualche mese fa, ora la storia si ripete. A lanciare l’allarme, in un’apposita conferenza stampa, è stato il centrodestra reggino, il quale ha anche diffuso una lettera inviata al Comando Provinciale della Guardia di Finanza. L’oggetto? “Richiesta di vigilanza e controllo in merito al concorso pubblico indetto dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria”.

Quello che i consiglieri chiedono è di capire come sia possibile che un concorso pubblico del genere, all’interno di un ente, venga lanciato a pochi mesi dalla fine della consiliatura e quindi in piena campagna elettorale.

La lettera integrale

Qui di seguito pubblichiamo integralmente la lettera inviata.

“Illustrissimo Comandante, i sottoscritti Consiglieri Comunali del centrodestra in seno al Consiglio Comunale del Comune di Reggio Calabria, con senso di responsabilità istituzionale e nel rispetto delle prerogative di controllo democratico loro conferite, intendono esprimere la propria viva preoccupazione in merito al concorso pubblico recentemente indetto dall’Ente Città Metropolitana di Reggio Calabria. Come è noto, tale procedura concorsuale si svolge in un momento politicamente assai delicato, a meno di un anno dalle elezioni amministrative previste per il mese di maggio 2026. Una tempistica che, inevitabilmente, rischia di generare nell’opinione pubblica e tra i cittadini percezioni di strumentalizzazione o utilizzo improprio della macchina amministrativa a fini elettorali.

Con il presente atto, i sottoscritti Consiglieri si rivolgono alla Guardia di Finanza in virtù del suo ruolo fondamentale di tutela della legalità, della correttezza amministrativa e della trasparenza nei concorsi pubblici affinché voglia valutare l’opportunità di avviare, nei modi e nei tempi ritenuti più opportuni, ogni forma di verifica e vigilanza sulle procedure concorsuali in corso. Tale richiesta non nasce da pregiudizi o da finalità ostruzionistiche, ma unicamente dalla volontà di assicurare che ogni fase del concorso dalla selezione alla valutazione finale -si svolga nel pieno rispetto della normativa vigente, dei principi di imparzialità, trasparenza e meritocrazia, a garanzia dei cittadini e dei partecipanti. Certi della Sua attenzione e confidando in un pronto riscontro, si porgono distinti saluti. I Consiglieri Comunali del centrodestra del Comune di Reggio Calabria”.

Gli interventi dei consiglieri

L’intervento di Massimo Ripepi a margine della conferenza: non si può fare un concorso pubblico in piena campagna elettorale. Anche perché nel precedente concorso fatto al Comune ha vinto, casualmente – perché chi sta vicino a Falcomatà diventa intelligentissimo – chi ha fatto la lista a supporto del sindaco, Filippo Sorganà, e poi l’addetto stampa Perri. E poi ci sono stati vincitori di concorso fratelli e parenti di assessori. Questa cosa ci ha allarmato ieri e ci allarma oggi, in un momento asfittico per la città. Voi capite che promesse possono farsi in campagna elettorale e per questo abbiamo scritto alla Guardia di Finanza, in maniera soft ma precisa. Falcomatà sta facendo molte cose con i soldi pubblici per campagna elettorale”.

Gli fa eco Federico Milia: “siamo fortemente preoccupati, perché non è opportuno espletare dei concorsi a pochi mesi dalle elezioni. Che percezione può dare? E’ scorretto. Le prove concorsuali al Comune sono state fatte pochi mesi fa, perché spezzettarle per farle arrivare a ridosso delle elezioni? E’ questo quello che ci chiediamo e chiediamo alla città”.

In conferenza stampa, così si è espresso Armando Neri: “questo concorso è stato bandito dalla Metrocity per coprire 75 unità di personale ma, capite bene, la Città Metropolitana avrebbe bisogno di assumere ben più di 75 persone. Quindi: perché non è stato fatto un bando di concorso per assumere tutte le risorse necessarie all’ente per garantirne la piena efficacia? Perché probabilmente buona parte di quelle risorse sono state destinate allo staff? Ce lo vogliamo chiedere? Alzi la mano chi ha capito chi gestisce i concorsi? Non è Formez? E chi lo ha capito. Forse è un mio deficit, oppure magari non c’è scritto. Indire dei bandi di concorso pubblico a 10 mesi dalla fine di una consiliatura significa lanciare lo svolgimento delle prove in piena campagna elettorale. Immaginate cosa accadrà in un territorio assetato di lavoro quando queste prove verranno lanciate in piena campagna elettorale. Questo non ci rende sereni”.

Sempre in conferenza, queste le parole di Mario Cardia: “ricordo anche un altro aspetto che aveva generato confusione, quello delle prove online di tanti partecipanti che avevano denunciato l’impossibilità a partecipare al concorso pubblico. Anche su questo gli atti pubblicati nulla specificano sul modo di svolgimento delle prove. Per i concorsi al Comune l’affidamento sulla gestione fu dato a una società di Genova, se ricordo bene, mentre ancora oggi su questi concorsi non è emerso ancora nulla”.