Il Ponte sullo Stretto e i laghi di Ganzirri e Faro, la richiesta in Commissione: pulizia dei canali e flusso turistico, “come a Venezia”

L'ingegnere Ruello ha fatto delle richieste in Commissione Ponte sullo Stretto in merito ai canali legati ai laghi di Ganzirri e Faro

Ponte sullo Stretto e connessioni con la Riserva naturale di Capo Peloro. Proposta di utilizzare il cantiere che sarà realizzato a Ganzirri per effettuare la risagomatura del canale dei Margi e dei canali di collegamento dei laghi con il mare e per migliorare le condizioni dei laghi di Ganzirri e Faro. E’ questo l’argomento affrontato oggi in Commissione Ponte a Messina. Unico ospite, l’ingegnere Salvatore Ruello, Presidente della Società Cooperativa Lago Grande Ganzirri, che in un intervento ha spiegato le motivazioni per le quali ha richiesto l’intervento nella seduta dell’aula di Palazzo Zanca.

L’ingegnere ha chiesto, con la possibilità dei cantieri per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, di risolvere i problemi legati alla pulizia dei canali e al passaggio delle barche per un flusso turistico coinvolgente tra i laghi e da lago a mare. “Nel momento in cui sembra prossima l’apertura dei cantieri del Ponte, le realtà locali e quelle che operano a Ganzirri e Faro, in una fase di programmazione era opportuno che la Società Stretto di Messina sentisse anche noi. L’interlocuzione oggi non c’è stata e mi sono permesso di manifestare le mie attenzioni alla Commissione Ponte”, ha esordito Ruello.“La Riserva Capo Peloro nasce nel 2001, il suo è un equilibrio molto delicato che mantiene il suo bilanciamento idrico tra laghi e mare, in base alle maree che entrano ed escono dai canali. Noi abbiamo due canali nel Lago Faro e un altro, di collegamento fra i due biotopi”.

Poi ha aggiunto: “non vi sto qui a raccontare le difficoltà. Uno dei problemi che abbiamo avuto è stata la regolamentazione delle portate dentro i laghi e la situazione in cui versano i canali. Ad oggi è difficile intervenire con macchinari per garantire l’opportunità ricambio di acqua, eliminando le fangosità. Chiediamo quindi se la Stretto di Messina possa indicare una pista e un’area di stoccaggio dove annualmente possono andare i mezzi a fare la rimozione dei limi. Oggi questo non è possibile, ma andiamo a mettere non una toppo ma una soluzione definitiva”.

E si è chiesto: “perché non approfittare dei cantieri del Ponte per intervenire, permettendo il passaggio delle barche nei canali, dai laghi e dal lago al mare. Ma scusate: a Venezia cosa fanno? Cosa fanno ad Amsterdam? C’è un flusso turistico che cammina parallelamente alle attività da svolgere”. La richiesta espressa in Commissione sarà oggetto di approfondimento e nuovo incontro nel futuro prossimo.