“Quella di Messina è la terza Casa del Made in Italy in Sicilia, dopo quelle di Palermo e Catania. La provincia di Messina rappresenta un polo strategico per il nostro Paese: produttivo, turistico, alberghiero, logistico-portuale e industriale. È fondamentale fornire alle piccole e micro imprese, che costituiscono l’ossatura del nostro sistema economico, strumenti e assistenza adeguata per accedere a incentivi e sostegni statali e regionali“. Lo ha detto il ministro Adolfo Urso inaugurando la struttura ospitata nel salone della Borsa del Palazzo Camerale di Messina.
“Il Sud sta registrando un tasso di crescita importante”
Urso ha sottolineato “come la Sicilia e l’intero Mezzogiorno stiano registrando tassi di crescita superiori rispetto al Nord Italia, con una progressiva riduzione del divario produttivo tra le due macroaree”. “In particolare – ha evidenziato – il Sud sta sviluppando tecnologie digitali e green, che rappresentano il futuro produttivo dell’Europa e del mondo intero. La Casa del Made in Italy sarà anche un luogo di ascolto, dove imprese e associazioni potranno interagire con l’amministrazione pubblica, suggerendo strategie e azioni concrete. L’Italia è fatta di oltre 8.000 comuni ognuno con la propria vocazione produttiva. Siamo un Paese multipolare, con una diffusione industriale che è una nostra ricchezza”.
All’inaugurazione della Casa del Made in Italy a Messina erano presenti il prefetto Cosima Di Stani, il sindaco Federico Basile, il presidente della Camera di Commercio di Messina Ivo Blandina, l’assessore regionale al turismo Elvira Amata e il presidente di Sicindustria Pietro Franza.




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