In un momento complesso per il calcio cittadino, prende corpo un progetto che potrebbe garantire continuità alla presenza sportiva di Messina nei campionati nazionali. Protagonista dell’operazione è Maximiliano Sosa, imprenditore argentino e attuale proprietario del Città di Sant’Agata, club della provincia messinese. Sosa ha manifestato l’intenzione di trasferire il proprio impegno sulla piazza principale, mettendo a disposizione risorse e struttura per dare vita a una nuova realtà calcistica cittadina.
Nel frattempo, l’ACR Messina è ancora formalmente in vita. Alla richiesta di fallimento avanzata dalla Procura, il Tribunale ha concesso due mesi per la presentazione di un piano di rientro dai debiti, fissando una nuova udienza per il 10 settembre. Tuttavia, i tempi della giustizia non coincidono con quelli dello sport: la data ultima per iscriversi alla prossima Serie D è il 10 luglio, ben prima della scadenza giudiziaria. Questo aspetto rende di fatto improbabile l’ipotesi di una prosecuzione immediata dell’attività sportiva dell’attuale ACR, anche in considerazione del forte indebitamento societario, della penalizzazione di -14 già ufficializzata e del clima di sfiducia che circonda la società. A meno che non si presenti un magnate disposto a investire milioni con una facilità disarmante, a tal punto da buttare soldi e – probabilmente – almeno una stagione di D (con un -14, pensare di vincere il campionato è impossibile).
Nelle ultime settimane è tramontata l’ipotesi di un passaggio attraverso il titolo sportivo del Milazzo. In parallelo, ha preso forma l’operazione legata al Sant’Agata, ormai in fase avanzata. L’obiettivo è riportare il calcio cittadino nel capoluogo, ripartendo dalla struttura del club provinciale. Non è ancora stato ufficializzato quale sarà il nome e il logo della nuova realtà, ma sono in corso le valutazioni in tal senso: già sono sul piatto delle idee, mentre in contemporanea ci si sta muovendo già per il ritiro pre-campionato. Dal punto di vista sportivo, il titolo attuale sarebbe valido per il campionato di Eccellenza, in seguito alla retrocessione ai playout. Tuttavia, la società ha già manifestato l’intenzione di presentare domanda di ripescaggio in Serie D. Molto dipenderà dalla composizione del girone I e da eventuali defezioni tra le aventi diritto.
Indipendentemente dalla categoria di partenza, Maximiliano Sosa ha completato in questi giorni tutti i passaggi propedeutici all’operazione. Ha adempiuto agli obblighi economici nei tempi previsti, ha incontrato interlocutori istituzionali e sportivi e ha illustrato le linee guida del proprio progetto, che è stato confermato anche a prescindere dal futuro dell’ACR Messina. Sosa, presente in Sicilia dallo scorso anno, intende circondarsi di figure che conoscono il contesto cittadino e sportivo di Messina, e che abbiano già maturato esperienze nel calcio locale.
Il nuovo assetto dovrebbe garantire la prosecuzione dell’attività calcistica nella città, con l’obiettivo dichiarato di consolidare una base stabile e sostenibile. Resta da definire la denominazione ufficiale e la categoria di partenza, ma la direzione intrapresa appare definita.



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