Il regime iraniano vacilla e rischia di crollare sotto i colpi di Israele, deciso più che mai, stando alle parole del primo ministro Netanyahu, ogni forma di minaccia nucleare o missilistica balistica contro Israele. Nel rovesciare il regime degli Ayatollah in Iran, il premier israeliano Netanyahu ha osservato: “2.500 anni fa, Ciro liberò il popolo ebraico; oggi, il popolo ebraico aiuta il popolo persiano nella sua ricerca della libertà“.
Il riferimento è a Ciro Il Grande (Re di Persia) che nel 539 a.C. conquistò Babilonia e permise agli ebrei, esiliati dopo la distruzione del Primo Tempio, di tornare a Gerusalemme e ricostruire il loro Tempio, un evento narrato nella Bibbia ebraica (libro di Esdra). Questo gesto fece di Ciro una figura venerata nella tradizione ebraica come liberatore.
Un’operazione militare che non solo permetterà a Israele di difendersi dalla minaccia nucleare dell’Iran, ma che, allo stesso tempo, libererà gli iraniani dall’oppressione. Una visione che ha trovato anche l’appoggio dell’Opposizione. Benny Gantz, principale leader della fazione politica opposta a quella di Netanyahu, ha appoggiato la decisione del Primo Ministro di distruggere la minaccia nucleare di Teheran.
“Viviamo nei giorni in cui si sta creando un’apertura storica per una nuova era in Medio Oriente, siamo vicini alle fasi di eliminazione del progetto nucleare iraniano e non dobbiamo fermarci. – ha dichiarato – Siamo tutti uniti, a sostegno delle istanze politiche e militari, in questa missione che garantisce la sicurezza di Israele. Stiamo affrontando giorni complessi per noi come società, ma anche giorni di opportunità per la riconsegna di tutti i nostri ostaggi. Non dobbiamo perdere questa opportunità e dobbiamo continuare ad agire“.
Un po’ come se Elly Schlein, leader del principale partito politico di Opposizione al governo Meloni, appoggiasse il leader di FdI su una questione politica così delicata. Complicato da pensare oggi, nella situazione politica italiana (fortunatamente pacifica) in cui stare all’Opposizione fa rima con ‘opporsi a qualsiasi cosa’ faccia il governo in carica. Del resto, una certa narrativa italiana racconta di Netanyahu come un pazzo dittatore mentre l’Opposizione al suo stesso governo lo appoggia nel conflitto.



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