E’ sempre alta la tensione in Medio Oriente con un conflitto che rischia di allargarsi sempre di più. Israele intende continuare a bombardare obiettivi militari in Iran nei prossimi giorni e poi porre fine alla guerra, riporta KANN. Mentre un funzionario israeliano afferma a Ynet: “se Khamenei ferma i lanci missilistici e dice di volerle porre fine, lo accetteremo. Israele non mira a un cambio di regime in Iran”. Insomma, sembra chiara la strategia dello stato israeliano.
“Arrivati ad un punto di svolta”
Il Capo di Stato Maggiore israeliano ha affermato: “abbiamo raggiunto un punto di svolta nella campagna, a seguito del preciso e impressionante strike degli Stati Uniti su siti nucleari chiave [militari]. Consideriamo il coordinamento tra i nostri eserciti come una grande risorsa strategica per lo Stato di Israele” Siamo al decimo giorno dell’Operazione ‘Rising Lion’. Finora, abbiamo raggiunto molti obiettivi, tra cui il danneggiamento significativo del programma nucleare dell’Iran. Abbiamo raggiunto un punto di svolta nella campagna, a seguito del colpo molto preciso e impressionante dell’esercito statunitense su siti nucleari chiave“.
“Questo attacco è stato reso possibile grazie alla coraggiosa leadership dei nostri partner americani e a uno sforzo diplomatico e militare congiunto. Non dobbiamo dimenticare: la campagna è in corso e abbiamo ancora obiettivi da colpire e obiettivi da completare. Continuiamo ad aumentare il tasso dei nostri attacchi in conformità con il piano operativo e siamo pronti a continuare per tutto il tempo necessario. Questi sono giorni difficili per tutta la società israeliana. Proprio questa mattina, sono stati nuovamente sparati razzi contro le comunità in Israele. Grazie alla condotta responsabile dei nostri civili, le vittime sono state significativamente ridotte”, conclude il Capo di Stato Maggiore.



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