Una cosa è certa: quella del 1955 si chiamò Conferenza di Messina e, come ben sappiamo, fu un momento cruciale per la nascita dell’Europa. Il nome scelto per le celebrazioni del 70° anniversario, conferenza di Messina e Taormina, che si è svolta in questi giorni e che StrettoWeb ha seguito con numerosi servizi ed approfondimenti, ha creato notevoli polemiche, talvolta anche velate, ma che adesso sono uscite fuori ufficialmente. Da evidenziare che l’evento è stato promosso dalla Regione siciliana e, dal punto di vista operativo, si è deciso di collocarlo dentro Taobuk che si svolge per intero a Taormina.
Quale fu il ruolo di Taormina nel 1955?
Taormina fu scelta come punto di riferimento per le cene di lavoro e i colloqui riservati. Probabile si costruirono le intese e si gettarono le basi per gli accordi politici che poi vennero messe nero su bianco a Messina.
Le polemiche, Pd durissimo
“Se non fosse una questione tanto seria, ci sarebbe quasi da sorridere. Pare che il sindaco Basile abbia ormai un solo obiettivo: non disturbare il manovratore. E se il manovratore si chiama Cateno De Luca, oggi sindaco di Taormina, allora tutto si accetta: anche vedere snaturata la storia della propria città pur di non contraddire il capo politico – è quanto affermano i consiglieri del Pd Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo – È triste constatare come Messina, da città universalmente riconosciuta come protagonista della nascita dell’Europa, sia oggi ridotta al ruolo di comprimaria della cittadina ionica; probabilmente se De Luca fosse rimasto sindaco di Messina, questo evento di respiro europeo si sarebbe chiamato come meritava. Chiediamo al sindaco Basile un sussulto di dignità istituzionale” concludono quindi i consiglieri con un monito a Basile: “Emanciparsi non è peccato, soprattutto quando si rappresenta una città che merita rispetto e autorevolezza, non obbedienza cieca e silenzi compiacenti. L’ormai palese subalternità politica dell’ossequioso sindaco Basile al suo dante causa De Luca non può trasformarsi in subalternità istituzionale di Messina, città metropolitana, alla cittadina ionica”, concludono.
Le accuse di Hyerace e Martino
“Per i 70 anni dalla Conferenza che pose le basi per l’Europa unita, non è passato inosservato il nome scelto per accompagnare, nelle comunicazioni istituzionali, le commemorazioni di questo anniversario”, così Armando Hyerace e Valentina Martino, segretario provinciale Pd e presidente dell’assemblea provinciale del Pd. “Abbiamo scelto di non trasformare subito la questione in una polemica pubblica, perché questo è un momento solenne che merita rispetto. Ma rispetto significa anche evitare di piegare tutto alla propaganda, arrivando perfino a riscrivere la storia per fare marketing politico. Come Partito Democratico, abbiamo colto subito il carattere grottesco di quest’operazione di immagine che, come troppe iniziative dell’asse De Luca–Forza Italia, svilisce aspetti importanti della nostra città e, stavolta, anche della sua storia. Per questo, già nei giorni scorsi, ci siamo mossi con la nostra rappresentanza parlamentare per chiedere al governo, che di queste celebrazioni è parte attiva, di spiegare pubblicamente perché si sia deciso di rinominare la storica Conferenza di Messina in Conferenza di Messina e Taormina. E non è solo una questione di forma ma anche di sostanza (assodato che la forma è sostanza!): neanche un dibattito, in questi giorni, si svolge a Messina. Tutto a Taormina. Comprendiamo il tentativo dei governi centrale e regionale di fare un favore all’amico (loro), sindaco del comune ionico, amico noto più per il marketing che per l’amministrazione, ma non accettiamo che si possa stravolgere la memoria storica in questo modo, mortificando così Messina”, concludono.
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L’Europa è nata solo a Messina, esplode la polemica sull’evento per i 70 anni della Conferenza
https://www.messinatoday.it/cronaca/europa-nata-messina-polemica-evento-conferenza.html
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