Una decisione senza dubbio inaspettata, sia per le modalità che per le tempistiche. A quasi 24 ore dall’udienza di ieri, il Tribunale di Messina si è già espresso in merito alla richiesta avanzata dai legali dell’ACR, ovvero l’accesso allo “strumento di regolazione della crisi”, una sorta di piano di rientro dei debiti che garantirebbe continuità aziendale alla società per evitare il fallimento. Fallimento che aveva avanzato la Procura, anche per l’ipotesi di truffa, in merito ai conti patrimoniali del club e alle operazioni che hanno portato all’acquisizione dello stesso da parte di AAD Invest.
Ebbene, come detto, il Tribunale ha già deciso. Il Giudice, che si pensava potesse prendersi qualche giorno di tempo, ha già fatto la sua scelta, accogliendo la richiesta dell’ACR Messina e respingendo la proposta della Procura. Che succede ora? Il club dovrà depositare – in un termine massimo di due mesi – “una proposta di concordato preventivo, con il piano attestato e/o accordo di ristrutturazione dei debiti e/o piano di ristrutturazione e/o transazione fiscale e/o qualsivoglia altro strumento previsto dalla Legge con la documentazione necessaria”.
Questo piano garantirebbe al club di non fallire, di sanare i debiti attraverso un piano di rientro e anche di iscriversi in Serie D – qualora volesse – nonostante il fardello del -14. Le domande, però, sono tante: chi si occuperebbe di sanare i debiti, considerando gli ultimi comportamenti di Sciotto e AAD Invest? E il club con quale proprietà si iscriverebbe? Ancora con AAD? E con quale credibilità? Oppure con Sciotto, che però non ha più alcun estimatore in città? Chi eventualmente subentrerebbe a una società retrocessa, con un piano di rientro importante e ripartendo da un -14 il prossimo anno in Serie D? Le incognite sono tante e sono le stesse delle score settimane. Nonostante la decisione del Tribunale, i dubbi rimangono irrisolti.
Proprio per questo motivo, è bene precisare che le procedure giudiziarie sono slegate da quelle sportive. Questo significa che se anche la società riuscisse a presentare il piano di rientro nei tempi giusti, e se anche riuscisse ad evitare definitivamente il fallimento, non è detto che qualcuno si sobbarcherebbe la scelta di iscrivere la squadra con questa situazione complessa. Con ciò si intende che la società potrebbe rimanere in vita anche senza iscriversi, quindi – ad esempio – solo a livello giovanile.



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