I 70 anni della Conferenza del 1955, a Taormina chiusa la Ministeriale degli Stati Europei: “valorizzare il passato per costruire il futuro”

Taormina, conclusa la Sessione Ministeriale a porte chiuse con la partecipazione di tutte le delegazioni presenti a cui è seguita la firma di una Dichiarazione congiunta sul futuro dell’Europa

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Si è conclusa a Taormina la Sessione Ministeriale a porte chiuse con la partecipazione di tutte le delegazioni presenti a cui è seguita la firma di una Dichiarazione congiunta sul futuro dell’Europa, con l’impegno a completarne l’ampliamento, ridisegnandone i confini. Tra i partecipanti alla Ministeriale il Ministro degli Esteri On. Antonio Tajani, il presidente Renato Schifani, Marta Kos, Commissario Europeo per l’Allargamento e i Sindaci delle Città di Taormina e Messina Cateno De Luca e Federico Basile. La giornata di oggi prosegue con un incontro dedicato al tema dell’Europa nel Mediterraneo allargato a cui prenderanno parte l’On. Salvatore De Meo, Presidente della Delegazione Interparlamentare EU-NATO, Marco Minniti, Presidente della Fondazione Med’Or, Maurizio Molinari, La Repubblica, Stefano Sannino, Direttore della DG MENA presso la Commissione europea. E ancora, una serie di tavole rotonde sui temi-chiave per una nuova identità europea nel segno di valori democratici comuni: dal rapporto fra sicurezza e disinformazioni alle sfide del piano Mattei e all’attualità della visione dei Padri Fondatori dell’Europa Unita.

Tanti ospiti

Su questi temi, oltre ad illustri accademici, si confrontano: Sylvie Goulard, ex Ministro della Difesa Francese, Andrius Kubilius, Commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Vincenzo Camporini, ex capo di Stato Maggiore della Difesa, Angelino Alfano, Presidente della Fondazione De Gasperi e Nicola Verola, Direttore Generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale. A chiusura della giornata di giovedì, introdotti da Paolo Valentino, Radoslaw Sikorski, Ministro degli Esteri della Polonia e presidente di turno del Consiglio dei Ministri dell’UE, e Luciano Fontana, Direttore del Corriere della Sera, dialogheranno sul ruolo dell’Unione europea nel conflitto russo-ucraino.

Dichiarazione Ministeriale di Taormina

Il testo integrale:

“Noi, i Ministri degli Affari Esteri e Rappresentanti dei 27 Stati membri dell’Unione Europea, ci siamo riuniti oggi a Taormina, alla presenza della Commissaria per l’Allargamento, Marta Kos, e dei Ministri degli Esteri e Rappresentanti dei Paesi candidati e potenziali candidati all’adesione all’Unione Europea, per celebrare il 70° anniversario della Conferenza di Messina e ribadire il nostro convinto impegno per l’integrazione europea e la riunificazione dell’intero continente.

Siamo orgogliosi dei traguardi raggiunti lungo il nostro ambizioso cammino europeo, che ci ha permesso di costruire un’Unione unica, dotata di istituzioni comuni e valori condivisi sanciti nei Trattati; una comunità di pace, libertà, democrazia e crescita, fondata sul rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e dello Stato di diritto; una grande potenza economica con livelli di protezione sociale e benessere senza pari.

Oggi, come allora, ci troviamo di fronte a sfide esistenziali, sia a livello globale che all’interno dell’Unione: conflitti, che sono riemersi persino nel nostro continente con la guerra di aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina, e altre sfide, come nuove minacce ibride, terrorismo, cambiamenti climatici, interferenze ostili nei nostri affari interni e nei processi democratici, migrazione irregolare, protezionismo e disuguaglianze sociali ed economiche nelle nostre società. Tuttavia, siamo convinti che possiamo superare queste sfide agendo insieme nello spirito di solidarietà e attuando le politiche giuste per permettere ai nostri cittadini di cogliere pienamente le nuove opportunità offerte dalla rivoluzione tecnologica e digitale in corso, garantendo loro sicurezza e benessere. Siamo determinati a raggiungere questi obiettivi per tutti gli europei, mantenendo al contempo un approccio di dialogo con i Paesi terzi.

Riaffermare la nostra unità e promuovere l’ulteriore consolidamento e allargamento della nostra Unione sono pilastri fondamentali per difendere i nostri interessi e valori europei comuni e per favorire la riunificazione del nostro continente. È necessario anche un cambio di passo in termini di competitività e crescita industriale, oggi più che mai, per sfruttare appieno le leve del Mercato Unico. Il progresso economico deve essere sostenuto da innovazione, politiche industriali solide e una transizione energetica sostenibile e accessibile. Una priorità fondamentale, in risposta agli sviluppi dello scenario internazionale, è il rafforzamento della difesa e della sicurezza europea, con finanziamenti adeguati, capacità avanzate e un’industria della difesa potenziata, in complementarità con la NATO, nel rispetto delle politiche di sicurezza e difesa di alcuni Stati membri e tenendo in considerazione gli interessi su sicurezza e difesa di tutti gli Stati membri. Allo stesso tempo, ribadiamo il nostro costante sostegno all’indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, nei suoi confini internazionalmente riconosciuti, e il nostro sostegno per una pace globale, giusta e duratura in Ucraina, basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.

Questi principi devono essere le fondamenta del nostro prossimo futuro, su cui dobbiamo agire insieme, sempre procedendo nella stessa direzione.

Uniti nel ricordo della lungimiranza che guidò i Ministri degli Affari Esteri dei sei membri fondatori durante la Conferenza di Messina nel giugno del 1955, ci impegniamo a lavorare per consolidare un’Europa unita, sicura, prospera, sostenibile, sociale e più sovrana sulla scena mondiale, anche attraverso l’allargamento.

Questi impegni richiederanno un nuovo slancio verso l’importante processo di riforma interna, volto a realizzare le ambizioni a lungo termine dell’Unione e affrontare le questioni chiave relative alle sue priorità e politiche. Questo processo di riforma interna dovrà essere portato avanti separatamente, ma in parallelo con il processo di allargamento, anche per essere pronti a completare efficacemente un allargamento basato sul merito, come una priorità geopolitica e un investimento strategico in pace, sicurezza e prosperità per l’intero continente.

Perseguiremo questi obiettivi, convinti che il futuro dell’Europa sia nelle nostre mani e che l’Unione Europea sia lo strumento migliore per raggiungere i nostri intenti, in uno spirito di solidarietà, fiducia reciproca e cooperazione aperta e trasparente, sia tra gli Stati membri, sia con le Istituzioni dell’UE, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà. Un’Europa unificata, democratica, sovrana e prospera rimane il nostro futuro comune, oggi come ieri”.