L’opinione di Klaus Davi espressa ieri sui sudari esposti da numerosi comuni italiani è pienamente condivisa da un esponente di spicco della Comunità ebraica italiana, Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica, associazione che cura la memoria dell’esercito composto da 5000 volontari ebrei che combatté nella Seconda Guerra Mondiale e contribuì alla liberazione della Patria dai nazisti, e già Assessore alla Cultura della Comunità Ebraica di Milano: “Questa iniziativa dei “50mila sudari per Gaza” adottata dall’amministrazione di Reggio Calabria e altri comuni puzza di Hamas e incitamento all’odio da lontano un miglio. Ricordo infatti che l’iniziativa dei sudari non è volta a piangere tutte le vittime innocenti della guerra, cosa che avrei apprezzato. Qui c’è solo il desiderio di demonizzare Israele. Qualche esempio? Non una parola sui palestinesi pacifisti uccisi e torturati da Hamas. 50mila morti è una cifra fornita dai terroristi di Hamas, un ente che già in passato ha dimostrato innumerevoli volte di imbrogliare sui numeri. Quella cifra, secondo la stessa Hamas, comprende anche i suoi combattenti/terroristi (l’esercito israeliano parla di circa 20-25mila uomini di Hamas eliminati). Piangeranno dunque anche per gli sgozzatori di donne e bambini israeliani? Piangeranno anche per quelli che hanno torturato e ucciso i palestinesi oppositori di Hamas?”.
Sudario pro-Gaza a Reggio Calabria, anche la comunità ebraica contro la scelta di Falcomatà: “incita all’odio anti ebraico, è una follia”
Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica: "L'iniziativa dei 50mila sudari presa da Reggio Calabria e altri comuni puzza di Hamas da lontano un miglio, è un incitamento all'odio contro Israele: non una lacrima per le vittime di Hamas, sia ebree che palestinesi. Un follia, dopo l'attentato antiebraico di Washington"



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