La Lucchese, nella giornata di ieri, è stata dichiarata ufficialmente fallita. Niente di sorprendente, in realtà. Era un passaggio prevedibile e quasi scontato, dopo il caos degli ultimi mesi. Più volte quest’anno il club ha cambiato proprietà, finendo sempre in mani sbagliate. I dipendenti non ricevono stipendio da mesi, eppure la squadra è riuscita nella nobile impresa di ottenere la salvezza sul campo dopo i playout. Ma ora cosa succede? Entro il 6 giugno, com’è noto, la squadra dovrà presentare la domanda d’iscrizione corredata da tutta la documentazione. Un passaggio, però, reso tale soltanto in caso di nuova proprietà. L’attuale (a patto che fosse mai esistita materialmente) è fallita e non potrà operare alcunché. Dunque ora parte la corsa contro il tempo: o non riuscirà a trovare una nuova proprietà, e quindi non presenterà proprio domanda, oppure la troverà e provvederà all’iscrizione entro il 6 giugno. In quest’ultimo caso gli organi di controllo dovranno poi verificare – come per tutte le altre – se risulta valida e regolare.
Ed è qui che entra in gioco una differenza sostanziale, un’ipotesi presa in considerazione proprio dopo la giornata di ieri, che ha sancito il fallimento della Lucchese: in base a cosa farà il club toscano si potrà parlare di ripescaggio o riammissione.
La differenza tra ripescaggio e riammissione
La riammissione si verifica quando una squadra che ha il diritto di iscriversi al campionato, in questo caso di Serie C, rinuncia al posto che le spetterebbe, non presentando proprio la domanda di iscrizione e “bucando” dunque volontariamente l’ultima scadenza utile – quest’anno il 6 giugno – per problemi economici o per altri motivi imprecisati. A quel punto, per stabilire chi prenderà il suo posto, si utilizza una classifica basata sui punti ottenuti dalle squadre retrocesse in Serie D, premiando le migliori tra queste.
Il ripescaggio, al contrario, entra in gioco quando una squadra perde il diritto alla categoria non per scelta propria, ma perché non supera i controlli di chi è deputato a verificare. In questo caso, anche se la società ha presentato la domanda di iscrizione, viene esclusa per problemi come irregolarità nei documenti o nelle garanzie economiche. Dunque la domanda viene presentata entro i termini, ma poi non viene considerata valida o regolare. E allora, in questo caso, a prendere il posto sarà una squadra ripescata, che esce fuori dalla graduatoria che concerne Inter Under 23, Ravenna o Reggina, Pro Patria e così via.
I casi Lucchese e Foggia
Ad oggi le situazioni più delicate sono quelle di Lucchese e Foggia. Per i pugliesi, però, non ci sono di mezzo problemi economici. Il presidente Canonico si è defilato per via delle minacce ricevute, che hanno poi portato il club a finire sotto amministrazione giudiziaria. Oggi si è tenuto un primo incontro tra varie parti, inclusa l’amministrazione comunale e quella giudiziaria, ma non risolutorio, e altri se ne terranno nei prossimi giorni. Canonico è nelle facoltà di riprendere in mano la situazione in qualsiasi momento, senza alcun problema economico. Può farlo, iscrivere regolarmente la squadra e poi vendere il club oppure continuare. Ultima spiaggia: mollare tutto e non iscriverla proprio. La situazione è meno grave di quella della Lucchese, ma comunque da monitorare. Se Canonico dovesse provvedere all’iscrizione, o trovare un nuovo compratore entro il 6 giugno che provveda, difficilmente questa potrà essere considerate irregolare, considerando che non ci sono problemi economici di mezzo. In caso contrario, e quindi qualora non presentasse proprio domanda, non si pescherebbe dalla graduatoria dei ripescaggi, ma da quella delle riammissioni, che approfondiamo più giù.
Più intricato il caso della Lucchese. Nominato il curatore, chiunque volesse rilevare il club in tempi strettissimi dovrebbe saldare tutti i debiti entro il 31 maggio (oppure garantirlo con una fidejussione) e poi provvedere all’iscrizione entro il 6 giugno. C’è interesse intorno al club e da tempo si sta impegnando sulla vicenda “Affida srl”, sponsor della società che aveva assicurato di impegnarsi in caso di permanenza in Serie C. In caso di nuovi compratori entro i termini, si potrà provvedere all’iscrizione per il 6 giugno e gli organi di controllo dovranno poi verificarla. In caso di anomalie o irregolarità, la squadra verrà esclusa e si pescherà dalla graduatoria delle ripescate. Qualora invece non si dovesse trovare una soluzione in questi giorni, e quindi non si riuscisse a presentare la domanda entro i termini, la squadra rinuncerebbe difatti a partecipare al campionato di Serie C, spalancando le porte alla graduatoria delle riammesse.
La graduatoria dei ripescaggi
Ribadiamo come funziona la graduatoria dei ripescaggi. Questo l’ordine:
- Una squadra Under 23
- Una squadra di Serie D (la prima della graduatoria tra le vincenti dei playoff)
- Una squadra di Serie C (la prima della graduatoria tra le perdenti dei playout)
- Una squadra Under 23
- Una squadra di Serie D (la seconda della graduatoria tra le vincenti dei playoff)
- Una squadra di Serie C (la seconda della graduatoria tra le perdenti dei playout)
E così via in questo ordine. Ad oggi, queste sono le squadre rientranti nella tabella della graduatoria sopra illustrata:
- Inter U23
- Ravenna*
- Pro Patria
- Milan U23
- Reggina
- Sestri Levante
* Il Ravenna per essere in questa posizione deve non perdere la partita con il Tau Altopascio che giocherà in casa domenica prossima: con una vittoria o un pareggio è confermata la seconda posizione in graduatoria dietro l’Inter U23.
La graduatoria delle riammissioni
Quella delle riammissioni funziona in modo diverso. Non ne beneficiano squadre delle categorie inferiori che hanno vinto i playoff (di Serie D in questo caso), ma squadre retrocesse dalla C. L’elenco viene stilato in base a chi, tra le retrocesse, ha ottenuto più punti nel corso del campionato. Questa la graduatoria:
- Pro Patria
- Milan Under 23
- Caldiero Terme
- Sestri Levante
Riflessioni
Cosa significa tutto questo? Che nel caso in cui Lucchese e Foggia non dovessero presentare domanda entro i termini, non verrebbe presa in considerazione la graduatoria dei ripescaggi, con buona pace di Inter Under 23, Ravenna o Reggina. Qualora una o entrambe presentassero domanda, ma poi risultasse irregolare, a quel punto entrerebbe in gioco la graduatoria dei ripescaggi di cui sopra. Ovviamente il discorso si allargherebbe in caso di altre defezioni. Ad oggi, però, le situazioni più delicate sembrano essere le due sopracitate, con quella del Foggia di più semplice risoluzione. La dead line resta sempre quella del 6 giugno e solo dopo quel giorno si potrà capire in quante hanno presentato domanda e se di queste qualcuna l’ha presentata in modo irregolare.



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