Reggio Calabria si apre al mondo: giornata storica, illustrato il maxi progetto del Campus Universitario

Oggi a Reggio Calabria è avvenuta la presentazione del progetto del Campus Universitario del Mediterraneo, villaggio per gli studenti frutto di un emendamento di Cannizzaro di 4 milioni di euro
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  • Conferenza presentazione Campus Universitario Reggio Calabria
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • Conferenza presentazione Campus Universitario Reggio Calabria
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  • Conferenza presentazione Campus Universitario Reggio Calabria Ministro Bernini e Rettore Zimbalatti
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  • Conferenza presentazione Campus Universitario Reggio Calabria Zimbalatti Bernini e Cannizzaro
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  • Conferenza presentazione Campus Universitario Reggio Calabria Ministro Bernini
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  • Conferenza presentazione Campus Universitario Reggio Calabria Ministro Bernini
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Edifici accademici, residenze studentesche, spazi ricreativi, impianti sportivi, biblioteche, mense, laboratori, aree verdi, moderni sistemi di accessibilità e mobilità per le persone con disabilità. Questo, tutto questo, ben presto sarà a Reggio Calabria, che si apre all’Europa e al mondo attraverso la storica realizzazione del Campus Universitario del Mediterraneo. Storica perché altrettanto storica è la giornata di oggi sullo Stretto, dove è avvenuta la presentazione del maxi progetto voluto dall’On. Francesco Cannizzaro. L’imponente opera verrà realizzata nel cuore della città grazie all’emendamento a firma di Cannizzaro alla Legge di Bilancio 2025, portando in dote all’Università Mediterranea 4 milioni di euro.

Storica perché l’evento odierno è avvenuto alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca, il parlamentare Anna Maria Bernini. Non presenti invece il sindaco Falcomatà e il Governatore Occhiuto, annunciati tra gli ospiti al tavolo della conferenza. Al posto del primo cittadino reggino il vice Paolo Brunetti, unico rappresentante del Comune e del centro sinistra reggino. Falcomatà, come ha detto lo stesso Brunetti, è assente perché fuori Reggio.

In una Aula “Quistelli” pienissima in ogni ordine di posto, tra autorità, istituzioni, curiosi e tanti, tanti giovani e studenti, la conferenza si è aperta con i saluti del Rettore dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti, il quale ha illustrato i progetti in corso e gli obiettivi futuri dell’Ateneo: “attrarre e trattenere sono le nostre parole chiave. Attrarre i giovani che non sono del nostro territorio, soprattutto quelli del bacino del Mediterraneo, e trattenere i nostri, di giovani. Il Campus è un complesso immobiliare che sembra quasi realizzato da un sarto, per perfezione”.

Ad entrare nel dettaglio del Campus, Antonio D’Elia ed Alessandro Villari, docenti dell’Università Mediterranea che hanno relazionato circa il progetto. “Qui abbiamo avuto chi ha tramandato la cultura greca, sappiamo la greicità trasmessa dalla Calabria. Nel Campus che verrà allestito si potranno gestire i saperi e l’identità tra chi sta qui e chi viene da fuori. Perché Reggio ne ha tanta, d’identità”, le parole di D’Elia, che parla del Campus approfittando della sua preparazione in Letteratura, di cui è docente.

Successivamente, Alessandro Villari ha parlato del progetto illustrando alcune immagini del rendering.

Dopo le parole di Villari, è intervenuta la Presidente del Consiglio degli Studenti Isabella Scardino, che ha ringraziato Cannizzaro e ha ribadito il messaggio già lanciato relativamente alla fuga dei giovani. “Abbiamo letto troppe lettere d’addio e troppi ‘mi dispiace’ e se oggi celebriamo il Campus è perché è sinonimo di accoglienza. Il nostro pensiero va anche a Sara Campanella, studentessa dell’Università di Messina uccisa da chi sarebbe dovuto essere solo un collega. Oggi lei è seduta accanto a noi perché l’Università è anche sua”.

Il primo intervento politico è stato quello di Paolo Brunetti: “grazie per averci invitato e per quello che state facendo in città, come Università. Questo è un altro tassello di un mosaico già chiaro che tu, Magnifico Rettore, stai mostrando alla città un po’ alla volta. Ringrazio anche Cannizzaro: quando i colori politici sono diversi c’è sempre difficoltà a dire grazie. Ma oggi dico grazie e lo faccio prima da cittadino, che da politico. Diamo un’opportunità in più, anche a mio figlio, che oggi ha 16 anni e tra qualche anno potrebbe dirmi: ‘vado via’. Ecco, ora loro possono scegliere”.

L’annuncio di Giusi Princi sul gemellaggio con l’Asia

A seguire, parola all’eurodeputata Giusi Princi, che ha ringraziato il Ministro, i presenti e soprattutto Cannizzaro, “per questo altro emendamento. Non dimentichiamo che noi abbiamo perso 150 mila studenti negli ultimi 20 anni. E quindi, a un inverno demografico a cui andiamo sempre più incontro, noi ci aggiungiamo – al Sud – la fuga dei cervelli, per mancanza di opportunità. E allora questo Campus deve essere al centro di una cooperazione internazionale. Dovrà essere abitato da studenti che vengono da fuori. Ne approfitto per annunciare che abbiamo un gemellaggio con la più importante Università dell’Asia centrale e per questo ospiteremo gli studenti del Kazakistan”.

Cannizzaro: “vi dico come nasce l’idea del Campus. Quel caffè con Zimbalatti…”

“Gli amici messinesi a Roma dicono di essere fortunati perché ogni mattina si alzano e dicono di avere il panorama più bello del mondo”, è l’esordio – con questa battuta – dell’onorevole Cannizzaro, firmatario dell’emendamento. “Grazie a tutti, in particolare grazie agli studenti e al Rettore Zimbalatti, che ci sta facendo sentire orgogliosi. Questa idea non albergava solo nella mia testa. Era metà agosto dell’anno scorso, io facevo jogging in Via Marina, lui era in bici, ci accordammo per prendere un caffè e – confrontandoci – nacque la possibilità di realizzare questo percorso. Lui voleva questo Campus ma lamentava l’assenza di risorse, io gli promisi di impegnarmi e così eccoci oggi. Noi siamo più vicini all’Europa anche grazie ai nuovi voli, agli sviluppi dell’Aeroporto”.

L’ultima a prendere la parola, il Ministro Bernini, grande ospite: “le cose buone, le cose che si riferiscono a una comunità importante come quella studentesca, non hanno colore politico, non devono avere colore politico ed essere oggetto di strumentalizzazione. Quindi ha detto bene Brunetti. Non sono venuta qui a prendere applausi, ho fatto quello che si doveva fare. Ci sono i fondi, ci sono le condizioni giuste, le competenze, le personalità. Insomma, è giusto farlo qui e ora. Avete fatto benissimo a mettere tra di voi Sara Campanella. Un abbraccio alla sua famiglia, a tutte le persone che le vogliono bene. Le persone vivono nella nostra memoria, quindi è fondamentale che il ricordo di Sara sia un momento di riflessione profonda, affinché quelle cose non si ripetano”. 

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