“Gentile redazione, Sono Alessandro e vi scrivo per segnalarvi una situazione grave e ormai insostenibile, che già state seguendo sin dall’inizio. Siete stati i primi. Dopo il servizio a le iene e l’impegno del sindaco a “trovare una soluzione”, il 27 maggio ho avuto un confronto telefonico con il Comune di Reggio Calabria, che mi ha riferito verbalmente che il blocco per il cambio del mio alloggio adesso dipende dall’ATERP che si rifiuta di effettuare il cambio. Ovviamente come ho detto prima tutto a voce, nulla di scritto né documentato mi hanno dato”. Sono queste le strazianti parole di Alessandro Giordano, il giovane di Reggio Calabria che ha 36 anni e vive da anni una situazione insostenibile che ha anche denunciato alla Procura. Alessandro ha subito un trapiantato di rene dopo 16 anni di dialisi iniziati a soli 8 anni, il giovane convive con patologie gravi che rendono la sua condizione clinica estremamente fragile. Nonostante tutto, combatte da anni per un diritto che dovrebbe essere garantito: avere una casa dignitosa in cui vivere.
“Con la motivazione sempre a quanto mi hanno detto: “Se il cambio lo facciamo a te, dobbiamo farlo per tutti”. Oltre al fatto che dal 2008 io chiedo il cambio quindi sono comunque uno dei primi, ma è sempre stato negato con motivazioni poco chiare. Stranamente, però, se fossi stato disposto a pagare privatamente, sono apparsi molti alloggi e pure a scelta, quale volevo mi davano in base al prezzo. Cioè pagando nel 2008 questa procedura di cambio alloggio si poteva fare mentre oggi nel 2025 per una situazione urgente no?!”
“Ero in una sala d’attesa in ospedale per una visita, un signore sapendo della mia storia mi domanda se ho ottenuto la casa, lì vicino c’era un rom che ridendo mi ha detto “mollagli 3.000€ come ho fatto io e poi vedi come non ci sono scuse”. La mia salute sta peggiorando, così Ho già inviato una PEC ufficiale all’ATERP chiedendo chi è il vero responsabile di questo blocco, nomi e documenti di questa decisione. Ora aspetto una risposta formale, che potrà finalmente chiarire chi ha deciso di lasciarmi in una casa che mette a rischio la mia salute, il mio rene trapiantato dopo 16 lunghi anni di dialisi e la mia vita. Anche perché a breve devo fare un intervento delicato e rimanere in queste condizioni è grave negligenza da parte delle istituzioni. Infatti ho scritto ad ATERP che se sono stati loro a impedire questo cambio li reputo pienamente responsabili se mi succedesse qualcosa e la mia salute peggiorasse”.
“La legge dice che chiunque: Funzionari, politici, cittadini, istituzioni, ecc. impedisce/ritarda o blocca un diritto fondamentale in una situazione grave come questa di fragilità rischia la reclusione per omissioni di atti di ufficio e molto altro. Questa non è più solo una vicenda personale: è un caso che riguarda trasparenza, legalità e diritti fondamentali. Chiedo il vostro aiuto per dare voce a questa battaglia, raccontarla, accendere i riflettori e chiedere conto alle istituzioni. Grazie. Saluti Alessandro Giordano”.