Dopo un’iniziale accelerata nelle scorse settimane, con alcuni colloqui preliminari, le trattative per arrivare a una pace in Ucraina sembrano essersi arenate. L’accordo sulle terre rare sembra aver rafforzato la posizione di Kiev; Mosca, dal canto suo, non sembra intenzionata a fare ‘sconti’ sulle proprie richieste riguardanti il riconoscimento dei territori ucraini occupati. Intanto il conflitto va avanti, aumentano gli attacchi e le perdite su entrambi i fronti.
Secondo quanto rende noto il “Wall Street Journal”, che cita 3 diverse fonti, Donald Trump avrebbe ammesso, parlando con i leader europei lunedì scorso, che Vladimir Putin non sarebbe pronto a porre fine alla guerra che, al momento, ritiene di stare vincendo.
Nella telefonata di lunedì, dopo quella con Vladimir Putin, il Presidente americano tuttavia ha fatto marcia indietro sulla possibilità di introdurre nuove sanzioni contro Mosca ventilata solo il giorno prima, nel caso in cui il Presidente russo non avesse accettato il cessate il fuoco. Hanno partecipato alla telefonata di lunedì con Trump, Volodymir Zelensky, Emmanuel Macron, Friedrich Merz, Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen.