Inter, sei in finale di Champions! Partita EPICA! Nel 4-3 sul Barcellona c’è un figlio della Reggina

L'Inter batte 4-3 il Barcellona e vola in finale di Champions League: in rete anche l'ex Reggina Francesco Acerbi
StrettoWeb

Quando piove in semifinale a San Siro è buon segno. Milan-Manchester United nel 2007, l’impresa sotto il diluvio. Inter-Barcellona nel 2025, un’altra gara epica sotto l’acquazzone che ha coperto le lacrime al triplice fischio… dei catalani. L’Inter è in finale di Champions League al termine di una partita che passerà alla storia come una delle più belle della competizione. Una gara (una doppia sfida a dirla tutta!) palpitante per oltre 120 minuti, ricca di emozioni, giocata a viso aperto da ambo le squadre, con un 4-3 pirotecnico tutto da gustare.

E lo avevamo detto: la squadra di Inzaghi avrebbe giocato da favorita. L’Inter continua a dimostrarsi, ogni volta di più, una grande del calcio mondiale.  Quattro gol segnati in 2 partite al Bayern Monaco dominatore della Bundesliga; addirittura 7 (!) in due gare al Barcellona di un Yamal toccato da Dio, in vetta alla Liga davanti al Real Madrid più ‘galactico’ che ci sia. L’Inter di Inzaghi gioca a pallone, emoziona e fa divertire come mai nella storia.

Una pagina bellissima marchiata con il logo “Made in Italy“. È la finale di Simone Inzaghi, maestro di Champions League, per la seconda volta in due anni all’atto finale del torneo. È la finale del blocco azzurro: Bastoni, Barella, Dimarco, Darmian e soprattutto Frattesi, autore del gol vittoria. A proposito di gol e di italiani, una menzione speciale va a Francesco Acerbi, ex Reggina, passato dal Sant’Agata, che segna, a tempo quasi scaduto, il gol del 3-3 che tiene vive le speranze dei nerazzurri quando ormai sembrava tutto perduto. Diteglielo a uno che ha lottato contro il tumore e lo ha battuto se vuole arrendersi proprio ora.

L’Inter torna in finale di Champions League a due anni di distanza e lo fa, nuovamente, da favorita: domani l’altra semifinale tra PSG e Arsenal per scoprire chi ci sarà all’ultimo atto.

Inter-Barcellona 4-3: il racconto della partita

La partita non può che andare sui soliti binari: il Barcellona vuole la palla, l’Inter gliela lascia, poi la recupera e riparte pericolosamente. La fascia destra, come all’andata, è quella nella quale l’Inter, con Dumfries, ha una marcia in più ma il gol nasce grazie all’altro esterno, quello di sinistra. Dimarco recupera palla in pressione alta al centro del campo, imbuca subito per Dumfries sul filo del fuorigioco, l’olandese mette in mezzo per Lautaro che deve solo appoggiare.

La difesa del Barcellona, giocando sempre molto alta, lascia tanto spazio che spesso è il solo Szczesny dalla portiere-libero a dover coprire. Un rischio calcolato ma che espone i blaugrana ai contropiedi. Letale quello in cui Lautaro viene raggiunto solo all’ultimo respiro da Cubarsi. Ma in maniera irregolare: al Var si vede come la scivolata del centrale spagnolo colpisca il piede dell’argentino. Dal dischetto Calhanoglu segna il 2-0 con cui si va a riposo.

Nella ripersa il Barcellona continua a spingere, come impone il suo DNA. Al 54′ arriva il gol del 2-1: dalla sinistra Martin mette dentro un cross che sembra lungo, Garcia arriva sul secondo palo e incrocia sotto il sette. Pochi minuti dopo, sempre Garcia, ha un’occasione colossale: su corner dell’Inter il Barcellona allontana e parte in contropiede 3 contro due, palla dentro l’area da sinistra verso destra solo da appoggiare in porta, Eric Garcia da due passi spara verso Sommer che con un riflesso riesce a salvare sulla linea.

Il gol del 2-2 arriva comunque poco dopo: ancora una palla sul secondo palo letta male dalla difesa, si butta dentro Dani Olmo che di testa pareggia la gara. Il Barcellona cresce d’intensità, l’Inter soffre. Al 68′ rigore assegnato e poi revocato al Barcellona per un fallo di Mkhitarian che è qualche centimetro fuori dall’area. All’88’ arriva il 2-3 del Barcellona: altro errore in uscita dell’Inter, Raphinha riceve sulla sinistra e tira di sinistro trovando la respinta di Sommer, poi di destro sulla ribattuta e trova l’angolino. Al 93′ Yamal colpisce il palo in contropiede e subito dopo… segna Acerbi.

Gol sbagliato, gol subito, la legge non scritta: l’Inter si appoggia a Thuram di testa e a Dumfries sulla destra, l’olandese mette dentro per Acerbi che da attaccante vero (lui che di ruolo è difensore) gira in porta di interno destro. Si va ai supplementari.

L’inerzia della gara sembra però cambiare: l’Inter adesso prova anche a far male ai blaugrana e ci riesce al 99′. Thuram sfonda sulla destra con un gran numero di tecnica e prepotenza, si appoggia a Taremi che di sponda trova Frattesi che con il piatto a giro trova l’angolino. Al 114′ Sommer ci mette la punta dell’indice sul tiro a giro di Yamal che già pregustava il 4-4. Al 116′ ancora Sommer a dire di no a Yamal da pochi metri. Il finale è tutto da vivere, soffrendo e lottando: l’Inter resiste ed esulta ben oltre 120′ minuti (fate anche 130 con i recuperi), i nerazzurri sono in finale di Champions League!

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