“E dopo Ciccone, Ciccone. Così nel 2022 concludevo una mia riflessione a seguito dell’ennesimo commissariamento di Scilla. Potrei oggi riprendere quel comunicato e ripubblicarlo cambiando solo l’anno ed il nome, ossia da Pasqualino a Gaetano. Perché gli altri non ce l’hanno fatta? C’è una lezione da imparare: viene premiata l’alternativa, non l’opposizione. E l’alternativa non c’è stata”.
Così dichiara in una nota stampa il giornalista Francesco Ventura, a commento dei risultati elettorali nel Comune di Scilla, che hanno premiato il candidato Gaetano Ciccone con un 39% delle preferenze, seguito dal 35% di Rocco Bueti e dal 25% di Carmen Santagati.
“Chiunque avesse affrontato Pasqualino Ciccone alle elezioni del 2020 e ne fosse uscito sconfitto, prospettiva data per scontata da molti astenutisi per calcolo da quella tornata, adesso avrebbe avuto l’autorevolezza per proporsi come un’alternativa quantomeno plausibile. Ed avrebbe vinto – spiega Francesco Ventura – Pasqualino prima e Gaetano ora hanno vinto e rinvito perché rappresentanti di una proposta basata sul coraggio di assumersi delle responsabilità pubbliche. L’autorevolezza non la si può ottenere in corsa durante l’ultimo mese di campagna elettorale. E lo dico da cittadino collocato in un centrodestra moderato che soffre la crisi di una degna rappresentanza nello Stretto. Perché a Scilla come a Reggio, d’altronde, su questo punto c’è poca differenza”.
Per Ventura le elezioni scillesi per come sono state condotte rappresentano una prova generale di quelle reggine. Città quest’ultima dove il centrodestra pare demandare alla sola mala gestione delle sinistre il compito di condurlo ad una mesta vittoria per sfinimento della cittadinanza.
“Alle questioni scillesi e sanrobertesi guardo con attenzione rivolta unicamente a Melia. Sfruttando la risonanza mediatica delle elezioni, ho lanciato dei promemoria all’amministrazione che si insedierà – conclude Ventura – Le prime aspettative riguardano: il ripristino della strada di Tremusa coi fondi già vincolati dall’ex SORICAL, l’acquisto del bozzetto di Carmine Pirrotta per come deliberato, l’impegno ad un dialogo intercomunale per il benessere della Borgata ed il sostegno alle iniziative a sostegno dei Melioti. Per loro soli sono di parte, totalmente schierato. In ciò non guardo al colore. Elogerò in sincerità e criticherò con severità in base ad impegno e risultati”.