“La partita istituzionale per il benessere di Melia passa dalla qualità del dialogo tra Scilla e San Roberto. Una fortuna della borgata sta nel poter contare sul contributo di due amministrazioni comunali. Una potenzialità talvolta scarsamente attuata per miopia nei riguardi delle frazioni”. Così dichiara il giornalista Francesco Ventura, riflettendo sul come Melia sia isolata “solo quando le due amministrazioni comunali sono contemporaneamente commissariate. La storia recente n’è testimone: si pensi all’operato del sindaco sanrobertese Antonino Micari. Coadiuvato in ciò dai suoi consiglieri Paola Busceti e Antonino Calarco, entrambi melioti ed entrambi alternatisi in giunta, questi ha marcato le proprie politiche meliote in chiave di sussidiarietà con la commissariata Scilla”.
“Presi dai problemi quotidiani, e nella borgata di problemi ce ne sono tanti, spesso capita di dimenticare quanto di positivo accade. Frequentando i Melioti, si assiste ad una comunità capace di donare fiducia e speranza per un’ipotesi di buona amministrazione – spiega Ventura – Nell’ultimo biennio ho avuto modo di osservare la gestione dei centri estivi, i quali, tramite una concordata razionalizzazione delle spese tra i due enti proposta da San Roberto, sono stati garantiti a Melia con una apprezzabile qualità del servizio. Dobbiamo poi ricordare il dialogo tra le due amministrazioni, sia prima sia dopo il commissariamento a Scilla, per la riapertura dell’ufficio postale a Melia. Le cose sbagliate si possono sanare più facilmente se si comprende come e perché funzionino quelle giuste”.
Ed il segreto di Melia sta in buona sostanza nei Melioti stessi, i quali, dall’oratorio alla piazza, vivono di tutta una serie di energie civiche il cui unico interesse è quello di far funzionare le cose. In questa comunità delle buone amministrazioni possono aspirare a puntare in alto. “Sarebbe auspicabile e forse doveroso registrare l’impegno di ciascuno degli odierni candidati a garantire sia la continuità di questo dialogo intercomunale sia a rilanciarlo, affiancandolo magari con un incontro a Melia tra le due amministrazioni, a cadenza quantomeno annuale – prosegue Ventura – Durante le ultime fasi della pandemia, una tavola rotonda coi due sindaci e la comunità è stata organizzata dall’associazione “La Voce dei Giovani” e dalla Parrocchia”.
“Si è trattato di un momento di grande partecipazione e responsabilizzazione, dove si è tentato di dare inizio ad una programmazione condivisa e contemporaneamente ad un monitoraggio costante sul conseguimento degli obiettivi prefissati. Ecco, quell’esperienza scaturita dal benemerito impegno di padre Pasquale Triulcio e del presidente Antonino Surace sarebbe da valorizzare, una buona pratica di cui fare tesoro. L’amministrazione che verrà sarà pronta a ciò?“.



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