Urne aperte per le comunali riguardanti l’elezione diretta del sindaco e il rinnovo dei consigli comunali: si vota in 126 comuni, 31 sono quelli con popolazione superiore a 15 mila abitanti, di cui 4 capoluoghi di provincia, Genova, Ravenna, Taranto e Matera. I seggi resteranno aperti oggi sino alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 8 e lunedì 9 giugno in concomitanza con il voto per i referendum.
Le sfide in Calabria
Centrosinistra in ordine sparso alle amministrative in Calabria dove, nei quattro comuni sopra i 15mila abitanti – 17 quelli chiamati alle urne – regnano le liste civiche con il centrodestra che invece si presenta compatto nelle principali due città.
Lamezia
Prove di campo largo a Lamezia Terme, quarta città calabrese per numero di abitanti. Attorno alla figura di Doris Lo Moro – già sindaco della città dal 1993 al 2001 – si sono uniti Pd e M5S, oltre ad Azione e a due liste civiche. A contenderle la fascia tricolore, il candidato di centrodestra Mario Murone, supportato da sei liste (FI, Fdi, Lega, Noi Moderati, Calabria Azzurra e Lamezia Domani) e Gianpaolo Bevilacqua, sostenuto da un polo civico di area centrodestra con tre liste.
Rende
Ben diversa la situazione a Rende, dove si torna al voto dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. Il centrosinistra si presenta spaccato ed esprime tre candidati, Giovanni Bilotti, Sandro Principe e Rossella Gallo. Principe è stato sindaco della città dal 1980 al 1987 e dal 1999 al 2004, oltre che parlamentare, consigliere e assessore regionale. È sostenuto da sei liste, tra le quali il Psi e Italia del Meridione di Orlandino Greco. A seguito del mancato accordo sulla scelta del candidato unitario, il Pd ha deciso di sostenere Giovanni Bilotti, ingegnere 32enne. Bilotti è sostenuto da tre liste. M5S ha candidato Rossella Gallo sostenuta da due liste, una riconducibile a Rifondazione Comunista, ed è appoggiata anche da Avs e Sinistra Italiana. Centrodestra unito, invece, a sostegno di Marco Ghionna indicato da Fdi. Su Ghionna convergono anche Noi Moderati, Lega e Forza Italia, per un totale di sei liste. Infine, concorre alla carica di primo cittadino anche l’outsider Luciano Bonanno.
Isola Capo Rizzuto e Cassano
Sopra i 15mila abitanti, al voto vanno anche Isola Capo Rizzuto (Crotone) e Cassano allo Ionio (Cosenza). Ad Isola i candidati a sindaco sono tre, tutti avvocati. Si tratta dell’uscente Maria Grazia Vittimberga; Maurizio Piscitelli, candidato del centrodestra e Andrea Filici, del Pd di cui è segretario cittadino. Anche a Cassalo Ionio i candidati a sindaco sono tre. La coalizione uscente, guidata per due mandati da Giovanni Papasso, ha puntato su Carmen Gaudiano, neurologa, sostenuta da tre liste. Antonello Avena, ingegnere ed estraneo a qualsiasi partito, è sostenuto da una sola lista, mentre Gianpaolo Iacobini, avvocato, indipendente ma indicato da Forza Italia, é appoggiato da cinque liste.
Paola, Cetraro, Scalea
A Paola è sfida a 5: in campo gli ex sindaci Graziano Di Natale, Roberto Perrotta, Giovanni Politano, Andrea Signorelli e Antonio Cassano. A Scalea la sfida è tra l’ex sindaco Mario Russo e Angelo Paravati mentre a Cetraro l’ex sindaco Giuseppe Aieta sfida Giovanni Del Trono.
Gli altri comuni
Si vota anche Cropani, Jacurso, Melissa, Maida e Petronà. In provincia di Reggio Calabria andranno al voto i cittadini di Marina di Gioiosa Jonica, Melito Porto Salvo, San Lorenzo e Scilla.
La situazione in Sicilia
Sono nove i Comuni siciliani chiamati a rinnovare i propri organi amministrativi il 25 e il 26 maggio prossimi. Gli elettori interessati sono 55.608. Le operazioni di voto si svolgeranno domenica, dalle 7 alle 23 e lunedì, dalle 7 alle 15. A essere interessati all’elezione del sindaco e dei componenti dei consigli comunali sono i seguenti Comuni, tutti commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania, sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca. Solo in uno, a Palagonia, i seggi saranno assegnati con il sistema proporzionale, poiché gli abitanti sono più di 15 mila, in tutte le altre amministrazioni si voterà con il maggioritario.
Come si vota
Si riceverà una scheda in cui è indicato il nome di tutti i candidati sindaco e, a fianco, le liste che li sostengono. Nelle città al di sotto dei 15mila abitanti, chi prende più voti al primo turno è eletto. La lista del candidato sindaco vincitore ottiene anche i due terzi dei seggi in Consiglio comunale. Nelle città sopra i 15mila abitanti, invece, se nessun candidato ottiene il 50% più uno dei voti validi, si va al ballottaggio tra i due candidati che hanno preso più voti.
Preferenze
Nei Comuni che hanno meno di 5mila abitanti ciascuno può esprimere una sola preferenza, scrivendo il cognome del candidato consigliere o consigliera che vuole sostenere. Nei Comuni più grandi, da 5mila abitanti in su, si possono esprimere due preferenze. In questo caso però bisogna sempre rispettare la regola dell’alternanza di genere: i candidati votati devono essere un uomo e una donna. Altrimenti, la seconda preferenza scritta viene considerata nulla.
Voto disgiunto
Anche per il voto disgiunto c’è una distinzione tra le città più grandi e quelle più piccole. Fino a 15mila abitanti non si può effettuare il voto disgiunto, cioè votare per un candidato sindaco e poi per una lista diversa da quelle che lo appoggiano. Sopra i 15mila abitanti, invece, c’è la possibilità del voto disgiunto. Gli elettori possono scegliere una candidata o un candidato sindaco, e poi votare anche per una lista che non lo sostiene, e anche esprimere le relative preferenze.




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