Belcastro, un borgo millenario tra mare e montagna

Tra il 1300 e il 1800, Belcastro conobbe il periodo di massimo splendore sotto diverse signorie feudali

Situato sulle pendici della Sila Piccola, a circa 500 metri sul livello del mare, Belcastro è una delle località più interessanti di tutta la zona, una testimonianza di un millenario passato che trae le proprie origini fin dall’epoca neolitica, passando poi per l’influenza enotrica e magnogreca, fino alle dominazioni romana e bizantina.

Insomma, un piccolo centro del territorio catanzarese che può testimoniare in modo vivace una lunga storia che, dai tempi in cui si chiamava Paleocastrum e Geniocastrum, è giunta all’attuale denominazione, arrivata nel 1300 per volere di Roberto d’Angiò, che diede merito alla bellezza di questo luogo rinominandolo Bellocastrum.

Tra il 1300 e il 1800, Belcastro conobbe il periodo di massimo splendore sotto diverse signorie feudali, in particolare sotto i d’Aquino, i Sersale, i Caracciolo e i Poerio. Durante il dominio della duchessa Costanza d’Avalos d’Aquino, nel 1500, la cittadina raggiunse l’apice della prosperità. L’importanza del luogo si evidenziò anche nel 1806, quando i francesi la elevarono a Distretto della Calabria Ulteriore. Il periodo risorgimentale vide protagonisti illustri belcastresi, tra cui il giureconsulto Giuseppe Poerio, nato proprio nel palazzo feudale nel 1775, e Andrea Rivoli, che contribuirono attivamente all’unificazione d’Italia.

Una posizione privilegiata

Belcastro nasce in una posizione geografica invidiabile, che collega montagna e costa in pochi minuti. Il territorio si estende infatti dalle pendici silane fino al Mar Ionio, offrendo un’esperienza unica che consente di arrivare in poco tempo alle spiagge di Belcastro Marina o, dall’altra parte, alle alture silane di Buturo e Tirivolo.

Una varietà di paesaggio che contribuisce a rendere questo territorio molto versatile, consentendo a tutti i visitatori di godere sia delle bellezze marine del golfo di Squillace che degli scenari montani della Sila Piccola.

Un borgo dal tipico sapore medievale

Dando invece uno sguardo al borgo, non sarà difficile riconoscere in esso una tipica impronta medievale: l’abitato sorge strategicamente su uno sperone roccioso dominato dal castello medievale dei conti d’Aquino, di stile normanno, recentemente oggetto di restauro. Una struttura imponente che secondo alcuni storici locali avrebbe dato i natali a San Tommaso d’Aquino nel 1226, rappresentando così il cuore della cittadina.

Il borgo si sviluppa poi seguendo la classica struttura medievale, con i caratteristici vicoli nella parte antica che si alternano a zone di più recente costruzione nella parte bassa, creando così un contrasto architettonico che testimonia i tanti secoli di storia di questo borgo.

Cosa vedere a Belcastro

Come molti altri comuni della zona, le principali attrazioni di Belcastro sono riconducibili al suo ricco patrimonio ecclesiastico.

In particolare, citiamo in queste poche righe l’ex Cattedrale di San Michele Arcangelo, risalente all’XI secolo e seconda per antichità solo a quella di Gerace, rappresentando di fatto il monumento religioso più rilevante. Sono di notevole importanza anche la Chiesa di Santa Maria della Pietà, che custodisce un’icona bizantina della Madonna col Bambino (XI-XII secolo) e tre importanti sculture barocche, e i monumentali ruderi della Chiesa dell’Annunziata, recentemente restaurati.

La varietà e l’importanza di queste testimonianze religiose non è certo casuale, considerato che la ricchezza di edifici sacri testimonia il ruolo di Belcastro come sede vescovile dal IX secolo fino al 1818. Peraltro, si trova qui anche la Cappella di San Tommaso d’Aquino, edificata nel 1334 proprio sullo stesso perimetro della stanza dove si dice sia nato il Santo, e la Cappella di San Rocco, costruita anch’essa nel XVII secolo come cappella di famiglia dai duchi di Belcastro.

Oltre al castello e alle architetture religiose di cui abbiamo parlato nelle scorse righe, Belcastro conserva preziose testimonianze architettoniche civili che meritano di essere scoperte da ogni viaggiatore. Citiamo in particolare il Palazzo Poerio, costruito nel 1645 dalla famiglia dei duchi Sersale e caratterizzato da un elegante portone arcuato con decorazioni in pietra, che oggi ospita la sede municipale.

Una visita consigliata

Con le premesse di cui abbiamo ora fatto cenno, Belcastro permette a ogni viaggiatore di immergersi in un contesto di grande interesse, dall’elevato valore storico e culturale, in uno scenario naturale di buona varietà.

Un piccolo centro calabrese che può costituire una gradevole destinazione per gli appassionati di storia e di tradizione, a cui dedicare il giusto tempo. Per ristorarsi, è la giusta occasione di assaggiare la tipica cucina belcastrese a base di ingredienti poveri cucinati in maniera tradizionale, con largo utilizzo delle carni di maiale e della pasta fatta in casa.