Pallacanestro Viola: un viaggio condiviso oltre le sfide del momento

Insieme verso il futuro: fiducia e pazienza come fondamenta della rinascita neroarancio

Di Alessio Marrari – Il cammino di una squadra di basket, proprio come quello della vita, è un’alternanza continua di luce e ombra. Ci sono fasi in cui ogni pallone sembra entrare con naturalezza e ogni passo verso il canestro è accompagnato dal vento in poppa. E poi ci sono momenti più complessi, quelli in cui si inciampa, si sbaglia, si cerca un appiglio per ritrovare la rotta. La Pallacanestro Viola sta vivendo uno di quei passaggi di transizione in cui è facile lasciarsi prendere dalla delusione, ma sarebbe miope non intravedere, proprio dentro questa fase, i semi di una crescita possibile. La recente sconfitta casalinga contro Manelli Basket Monopoli (65-83), maturata nella decima giornata del Play-In Gold della Serie B Interregionale, ha certamente lasciato l’amaro in bocca. La gara, giocata al PalaCalafiore, ha visto una Viola in difficoltà sin dalle prime battute (13-24 il parziale iniziale) e costretta a rincorrere per tutta la partita. Un terzo periodo particolarmente difficile (15-27) ha compromesso definitivamente le speranze di rimonta, nonostante un ultimo quarto giocato con maggiore orgoglio (23-18).

Sul fronte individuale, si sono distinti Dīmītrīs Stamatīs (16 punti), Uchenna Ani (14) e Lorenzo Dell’Anna (11), mentre per Monopoli sono emersi i 21 punti di Donato Vitale, i 12 di Aguzzoli e Spatti e gli 11 di Pazin. Eppure, questa battuta d’arresto non può e non deve offuscare il quadro più ampio. Basta tornare ad un periodo antecedente per ritrovare la brillantezza della Viola nella prima fase di stagione, chiusa al primo posto nella Division H con 19 vittorie in 22 partite, frutto di un gioco efficace e di una mentalità coesa. Il passaggio alla seconda fase, quella in cui la posta in palio si fa più alta e gli avversari più preparati, ha inevitabilmente alzato il livello delle sfide.

La squadra occupa il quinto posto della Conference Sud con 22 punti

Attualmente, la squadra occupa il quinto posto della Conference Sud con 22 punti, mentre Monopoli guida la classifica a quota 28. Numeri che non raccontano tutto, ma aiutano a leggere con onestà il presente. In questo scenario è inevitabile che qualcuno si interroghi, che si sollevino critiche, che si invochi il cambiamento. È parte del gioco. Ma sarebbe riduttivo, se non ingiusto, concentrare l’attenzione unicamente sulla guida tecnica. Coach Giulio Cadeo, uomo di grande esperienza e preparazione, sta affrontando questa fase con la serietà e la lucidità che lo contraddistinguono. Cercare colpevoli è una tentazione frequente nei momenti di flessione, ma non sempre costruttiva. Lo sport, il basket in particolare, richiede visione, tempo e fiducia.

A influenzare l’andamento della squadra sono state anche variabili non trascurabili

A influenzare l’andamento della squadra sono state anche variabili non trascurabili. L’infortunio di Fernandez, pedina fondamentale nello scacchiere tecnico, ha costretto la società a rivedere i piani. Il mercato, già saturo e con pochi margini d’intervento, ha reso difficile individuare profili liberi all’altezza del progetto. Ciononostante, la dirigenza ha operato con equilibrio e intelligenza, inserendo nuovi elementi che, pur dovendo integrarsi in corsa, hanno dimostrato da subito spirito di sacrificio e piena disponibilità. È su questi volti nuovi che si deve concentrare oggi la fiducia del pubblico: non come salvatori della patria, ma come uomini pronti a mettersi in gioco. E proprio in questo si misura la maturità di una piazza. La Reggio cestistica ha sempre dimostrato cuore, passione, presenza. Anche ora, quando la classifica non restituisce pienamente gli sforzi quotidiani, è il momento di restare vicini alla squadra. Lo sport, nella sua essenza più nobile, non premia soltanto chi vince, ma anche chi sa affrontare con dignità le difficoltà. Ogni giocatore che indossa la maglia neroarancio lo fa con un obiettivo chiaro: onorare i colori, costruire un’identità di squadra, regalare emozioni ai tifosi. E quando la vittoria sfugge, il primo a soffrirne è proprio chi è sceso in campo. È facile sostenere quando si vince, ma è nei momenti di fatica che emerge il tifoso vero, quello che non abbandona, che riconosce il valore dell’impegno e lo trasforma in incoraggiamento.

Stagione non finita

La stagione è tutt’altro che finita. Il prossimo appuntamento, previsto per domenica 27 aprile contro la Scandone Avellino, rappresenta un’occasione preziosa per rilanciare le ambizioni playoff. Il gruppo è vivo, motivato, e può contare sulla leadership tecnica e carismatica di giocatori come Uchenna Ani, autore di 503 punti stagionali, e sull’equilibrio tattico che lo staff tecnico lavora ogni giorno per ricostruire. Le pagine più belle di una storia sportiva, spesso, si scrivono proprio dopo i momenti più duri. Questo è il tempo della fiducia, della pazienza e della passione condivisa. Il viaggio della Pallacanestro Viola continua, e ognuno di noi può ancora contribuire a renderlo indimenticabile.