Gippi Rondinella è stato ospite dell’Old church tatoos di Martone gestito da Renzo Calvi prima di recarsi alla convention di Reggio Calabria che si è tenuta il 5 ed il 6 di Aprile. Per chi non lo conoscesse Rondinella è uno dei pionieri del tatuaggio in Italia, da cui è partito aprendo il suo negozio a Roma nel Febbraio 1986, qualche mese dopo Gianmaurizio Fercioni, dunque tra i primi in assoluto nella nostra nazione. Rondinella fin dalle prime battute fa capire che è una persona molto schietta che non si sente una icona ma si autodefinisce solo un “vecchio” tatuatore.
“Sono stato uno dei primi – esordisce – solo perché ho un’età, quando ho iniziato eravamo davvero in pochi adesso invece siamo diventati in troppi”. Una affermazione che fa capire quale sia il suo modo di intendere il mondo del tatuaggio a cui non lesina critiche. “Adesso ci sono più tatuatori che tatuati, siamo all’esagerazione perché siamo passati dai tempi in cui erano in pochi a farlo al tutti tatuati”, conclude.



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