Le Grotte di Sant’Angelo sono una delle principali attrazioni naturalistiche della provincia di Cosenza. Situate nel comune di Cassano all’Ionio, sono un complesso di cavità di origine carsica di grande interesse speleologico e turistico, in prossimità del centro abitato a cui sono riconducibili, e – grazie alla recente riapertura – è lecito immaginare che anno dopo anno diventeranno sempre più visitate da turisti e locali attratti da questa particolare conformazione geologica.
La storia delle Grotte di Cassano
La storia delle grotte di Cassano risale a tempi molto antichi. Le cavità furono infatti la sede stabile di alcune comunità agricole già nel Neolitico Medio (V e IV millennio a.C.) e almeno fino alla fine dell’Età del Bronzo. Successivamente, diversi reperti dimostrano che le grotte furono frequentate da popolazioni dell’Età dei metalli (III-II millennio a.C.).
La Grotta inferiore e la Grotta superiore di Sant’Angelo
Negli anni ’70 un importante censimento delle cavità portò al rilevamento complessivo di 16 grotte carsiche, di cui due di grandi dimensioni: la Grotta inferiore e la Grotta superiore di Sant’Angelo, che sono parte di uno sviluppo complessivo dei vani, per oltre un chilometro. L’interno delle grotte è di straordinario impatto visivo, con stalattiti e stalagmiti, depositi di gesso, argille, sabbie e detriti di falda carbonica.
Non sono però queste, naturalmente, le uniche grotte presenti in zona. Costituiscono ad esempio un interessante elemento di studio altre cavità come la grotta Pavolella, che era originariamente destinata a scopo funebre. Qui sono stati ritrovati alcuni esempi di cremazione in età neolitica.
I ritrovamenti nelle Grotte di Cassano
Le Grotte di Cassano sono state interessate nei decenni da numerosi studi e analisi che hanno portato alla luce molti reperti, tra cui alcune ceramiche d’uso quotidiano come orcioli, bollitori per latte, tazze da filtro e grandi contenitori di terracotta destinati a contenere liquidi come vino e olio.
Sono inoltre stati ritrovati diversi materiali di corredo di grande valore artistico, come una statuetta femminile di ceramica figulina dipinta alta 5 centimetri, in cui è facile distinguere le principali parti anatomiche.
La flora delle Grotte di Cassano
A costituire ulteriore elemento di attrazione delle Grotte è la presenza di una particolare e specifica flora, tipica di questa zona.
Nelle cavità, in assenza di luce, sono infatti cresciuti dei rari vegetali alimentati dal lento stillicidio delle stalattiti. Nella parte meridionale della grotta di Casa del Drago sono poi state rilevate alcune forme di vegetazione con piccoli filamenti e una radice conficcata nel suolo, piccoli arbusti che non superano i 35 centimetri di altezza e che si trovano quasi sempre a contatto con una stalattite, finendo con l’essere alimentati dalla caduta della roccia calcarea.
La presenza di questa specie vegetale è sporadica, ma in alcuni casi è stato possibile osservarne diverse decine, con un fenomeno molto interessante per il mondo speleologico nazionale.
La riapertura al pubblico
A lungo chiuse al pubblico, dallo scorso 20 marzo 2025 le Grotte di Sant’Angelo di Cassano allo Ionio sono state riaperte, consentendo dunque a tutti i visitatori di poter assaporare dal vivo questo meraviglioso monumento naturale.
L’evento di riapertura è stato celebrato alle 15 nell’ingresso delle Grotte, alla presenza dell’Amministrazione Comunale di Cassano, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Cosenza, della Direzione del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, del Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici”, che gestirà il complesso subito dopo la riapertura per effetto di una convenzione firmata lo scorso novembre.
L’effettiva inaugurazione al grande pubblico si è invece tenuta il giorno successivo, venerdì 21 marzo, con due turni di visite guidate nella cavità, condotte da esperti e completamente gratuite.
I viaggiatori che hanno l’opportunità di recarsi qui possono dunque ammirare ben 3650 metri di condotte sotterranee, alternate a grandi sale e gallerie, che testimoniano 7 millenni di frequentazioni da parte delle antiche popolazioni della zona, ben attestate dalle ricerche e dagli scavi archeologici che si sono susseguiti nei decenni.
Per prenotare la propria visita alle Grotte di Sant’Angelo è sufficiente telefonare ai numeri 328 808 4284 o 333 342 9008, oppure inviare un’e-mail all’indirizzo di posta elettronica grottedisantangelo@gmail.com o crsenzodeimedici@gmail.com, domandando i giorni e gli orari di disponibilità delle visite in questa meravigliosa area calabrese, che grazie alla riapertura al pubblico potrà finalmente soddisfare l’interesse di tantissime persone nei confronti di questo storico complesso carsico.



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