Situata a circa 300 metri sul livello del mare, Caronia è un’interessante destinazione che occupa la parte superiore collinare, affacciandosi sul mare e sulla foce della fiumara che da essa prende il nome. Centro del Parco dei Nebrodi, è il comune più boscato della Sicilia, nonché uno dei più verdi di tutto il Paese: una vera cartolina verde, che contraddistingue il paesaggio dei monti Nebrodi, e che si spinge lungo la costa, con il borgo di Caronia Marina che presenta alcune gradevoli spiagge.
La storia di Caronia
La storia di Caronia inizia intorno al 448 a.C., anno in cui Ducezio fondò la città di Calacte (in greco, bella costa), stabilendo qui una colonia mista siculo-greca. L’obiettivo era originariamente quello di creare la capitale di una federazione di città sicule indipendenti, ma il progetto fallì, non permettendo così a Calacte di ricoprire il ruolo per cui era stata inizialmente ideata.
Anche se il destino di Calacte fu diverso da quello per cui fu fondata, la località continuò a svolgere per tutta l’antichità alcune funzioni importanti, come quella di scalo marittimo di riferimento sulla rotta tirrenica che collegava il nord Africa con l’Italia e la Magna Grecia. L’importanza di Calacte fu poi ribadita anche nei secoli successivi. A partire dal III secolo a.C. coniò moneta propria.
Più tardi, in un momento non ancora documentato, Calacte mutò il proprio nome in Caronia. Fu poi costruito un imponente Castello che ancor oggi domina Caronia, edificato durante il regno di Ruggero II, probabilmente con lo scopo di fungere da residenza di caccia dello stesso sovrano. Con l’arrivo degli svevi il Castello (e, unitamente a tale edificio, anche il bosco e la tonnara) fu infeudato ai Ventimiglia. Tra il 1338 e il 1354 Caronia fu posseduta da Matteo Palizzi prima e da Blasco d’Alagona poi, per poi passare sotto il possesso di Enrico Rosso (1408-1411), dei Cardona (1444-1595), di Ettore Pignatelli (1595), fino alla fine della feudalità in Sicilia (1812).
Cosa vedere a Caronia
Anche se Caronia è un borgo dalle dimensioni piuttosto ridotte, questa piccola destinazione in provincia di Messina presenta tante cose da fare e da vedere: i suoi oltre 2500 anni di storia permettono infatti di condividere con tutti i viaggiatori monumenti ed edifici dall’importante valore storico – culturale e, alcuni di questi, sono giunti relativamente in buone condizioni fino ai giorni nostri, costituendo così una gradita occasione di approfondimento turistico.
Simbolo della città è il Castello di Caronia, una costruzione risalente al XII secolo e, probabilmente, uno dei migliori esempi esistenti in Sicilia di fortezze normanne. Posto sulla sommità di uno sperone di roccia, ha uno schema di forma triangolare. Al suo interno è presente il Palazzo signorile, che è connesso verso nord con una chiesa.
Estendiamo poi l’attenzione all’interno del centro storico, nucleo originario del paese, di struttura medievale, che insiste sullo stesso sito dell’antica Calacte, troviamo un borgo adiacente al castello normanno e delimitato a sud da Porta Torre e dalla piazza Idria, che oggi ospita il Municipio.
Il borgo presenta alcuni scorci pittoreschi. Tra di essi, citiamo la Porta Torre dall’arco ogivale della fine del XIII secolo, così come il cortile Contino che è circondato da strutture edificate a ridosso delle mura antiche. Troviamo anche la torre Sansiveri, con un agglomerato di case insediate sopra un preesistente bastione.
Passeggiando per le vie è imperdibile una visita presso la Chiesa di Sant’Antonio, che si affaccia sulla piazzetta intitolata a San Francesco, così come uno sguardo ai resti del Ponte Aureliano, sul torrente Caronia. Citiamo in questo breve elenco anche la Chiesa Madre: edificata nel corso del XII secolo, conserva alcuni dipinti di rilievo storico ed è affiancata da un campanile medievale. Arriviamo infine al lungomare, una delle parti più turistiche, luogo di naturale ritrovo e ristoro grazie ai locali qui presenti.
Consigliamo anche la visita al Museo del Bosco, un museo etnoantropologico delle attività delle genti dei Nebrodi, la catena montuosa della Sicilia settentrionale che, insieme alle Madonie a ovest e ai Peloritani a est, fanno parte del sistema appenninico siculo.



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