Le elezioni comunali di Reggio Calabria sono ancora lontane ma le grandi manovre della politica sono già iniziate da tempo, dietro le quinte, per costruire le coalizioni che si sfideranno nella corsa a Palazzo San Giorgio dopo 11 anni di governo del Pd di Falcomatà. Un passaggio chiave per il Centrodestra che governa in modo decisamente solido il Paese e la Regione, e punta con grande convinzione a riprendersi anche la principale città regionale. A Reggio è incontrastata la forte leadership di Forza Italia data dall’investitura popolare: il partito guidato dall’on. Francesco Cannizzaro, infatti, è stabilmente il più votato in città da oltre sei anni e alle ultime elezioni ha raggiunto il 30%: un dato senza precedenti nella storia della città.
Inevitabilmente, sarà proprio Forza Italia a guidare la coalizione e Cannizzaro intende farlo con grande inclusività, allargando quanto più possibile le alleanze e dando grande peso e considerazione a tutti gli attori del Centrodestra reggino, a partire da Fratelli d’Italia che guida la coalizione a livello nazionale. L’ottimo rapporto tra Cannizzaro e Wanda Ferro, i due coordinatori regionali dei partiti, è stato di recente certificato dalla convention politica della coalizione proprio a Reggio Calabria in occasione dei due anni del governo Meloni.
Scopelliti, Lamberti, Ripepi e tanti altri: così Cannizzaro ha ricompattato la coalizione
Non è un caso se negli ultimi mesi due figure come il dott. Eduardo Lamberti-Castronuovo e Massimo Ripepi, che avevano annunciato una candidatura a Sindaco autonoma e civica (quindi anche in rottura con il Centrodestra), siano e/o stiano rientrando nella coalizione: Ripepi lo ha già fatto in modo ufficiale, Lamberti lo ritiene “ineluttabile” come vedremo nelle sue dichiarazioni a StrettoWeb tra poche righe. Intanto lo abbiamo già visto sedersi in prima fila negli ultimi eventi di Forza Italia in città, ed è un segnale importante in tal senso. Nel progetto del Centrodestra sono coinvolti anche tanti altri esponenti politici, professionisti e civici della città, che si sono avvicinati a Cannizzaro negli ultimi mesi con i loro gruppi e le loro associazioni e stanno mettendo le basi per una coalizione molto ampia ed estesa.
Tra questi c’è anche Scopelliti, che non è caduto nella trappola di Falcomatà. Il Sindaco, forse, pensava di spaccare il Centrodestra quando negli ultimi eventi pubblici (inaugurazione della Gallico-Gambarie e inizio dei lavori del Museo del Mare) telefonava personalmente a Scopelliti per invitarlo a partecipare, dando un vero e proprio trampolino di lancio ad una possibile candidatura del Sindaco del “modello Reggio” come indipendente, fuori dai partiti tradizionali, sperando di ottenere così una divisione nel Centrodestra per avere la strada spianata in una conferma del Pd a Palazzo San Giorgio. Ma Scopelliti non ci è cascato: pur ringraziando Falcomatà per la cortesia del gesto, ha declinato l’invito e non ha partecipato.
L’incontro tra Scopelliti e Cannizzaro: “costruiamo un grande sogno”
Nei giorni scorsi, invece, Scopelliti è andato a trovare Francesco Cannizzaro e i due hanno condiviso una visione comune rispetto al futuro della città e alla coalizione di Centrodestra. Scopelliti, quindi, darà il suo contributo alla coalizione, e lo conferma oggi ai microfoni di StrettoWeb chiarendo che è una sorta di non-notizia, in quanto non rappresenta una novità: “mi fa piacere collaborare al progetto e costruire un sogno per la città. Cannizzaro ha la responsabilità di guidare questo percorso. Siamo sempre stati uniti, ovviamente nelle diversità: credo che avere un pensiero unico dentro la coalizione sia l’errore più grande che si possa fare. Le diversità sono una ricchezza e servono per coinvolgere i vari segmenti della società reggina che si devono riconoscere nel Centrodestra, ovviamente dentro l’alveo di principi e valori della nostra tradizione. Il mio contributo sarà sulle idee, sulla strategia, sul progetto politico da mettere in campo, che sia di largo respiro e di alta qualità. Poi le decisioni più importanti spetteranno a loro, a Cannizzaro, a Forza Italia, come dirigenti di partito e rappresentanti istituzionali del territorio, penso a Tilde Minasi che è Senatore: le decisioni sui termini, sulle persone, spettano a loro. Se io posso collaborare allargando ad altre personalità, ben venga. Il candidato lo sceglieranno loro, io sto nel Centrodestra con lealtà e mi farebbe molto piacere se il Centrodestra tornasse al governo della città: mi impegnerò per questo”.
Il commento di Cannizzaro: “inizia una nuova fase, siamo tutti coesi e compatti”
Interpellato appositamente da StrettoWeb, Cannizzaro conferma la compattezza che non riguarda solo Scopelliti ma tutti gli attori dell’area di Centrodestra: “Scopelliti è stato un grande sindaco e quando ha governato lui la città ha vissuto una stagione bellissima, come ripeto sempre con orgoglio da anni. Adesso inizia una nuova fase, è positivo e importante essere tutti compatti, coesi, e abbiamo una linea comune con tutti: con gli amici di Fratelli d’Italia, della Lega, dell’Udc e di Noi Moderati. Per vincere a Reggio dobbiamo replicare lo stesso modello della Regione, lavorerò con tutto me stesso per costruire una coalizione forte, fortissima, insieme a tutti i nostri alleati, e l’obiettivo non sarà soltanto quello di vincere e stravincere le elezioni, ma anche e soprattutto quello di governare bene per rilanciare la città, farla diventare la Capitale del Mediterraneo nel contesto di un Centrodestra che già da anni al governo di Regione Calabria e governo Nazionale sta restituendo sviluppo e dignità a questo territorio, con progetti straordinari come il Ponte sullo Stretto e l’alta velocità ferroviaria ma anche l’Aeroporto, il porto di Gioia Tauro, la Zes unica, il piano Mattei che ci pone in una posizione geopolitica strategica, con un ruolo importantissimo per la nostra Università. Reggio merita di tornare grande, dando un impulso all’intera Regione, e dopo il disastro amministrativo di Falcomatà avremo il gravoso e oneroso compito di risollevare la città: siamo pronti a farlo tutti uniti, tutti insieme”.
Le parole di Eduardo Lamberti-Castronuovo: “Falcomatà lascia solo macerie, sostegno al Centrodestra per me è ineluttabile”
Eduardo Lamberti-Castronuovo ha lanciato da anni un progetto politico civico alternativo a destra e sinistra, ma anche lui negli ultimi mesi si è riavvicinato al Centrodestra. Oggi ai microfoni di StrettoWeb spiega che “proseguirò nella mia strada, ma ho i piedi ben saldi per terra. In un modo o nell’altro devo vedere quello che potrebbe succedere, magari anche dopo il primo turno, che potrebbe vedere per esempio un ballottaggio o una possibilità di doversi cimentare con una forza politica. Quindi che si debba confluire in uno schieramento politico è per me ineluttabile: non è possibile pensare di vincere le elezioni con una lista civica. E’ ovvio che mi guardo intorno, non solo io ma tutti quelli che fanno parte della mia lista: il mio unico obiettivo è quello di ricostruire questa città, non da solo perchè non posso farlo da solo. Da soli non si fa nulla. E ovviamente guardo al Centrodestra perchè io con queste persone di questo Centrosinistra non posso avere nulla a che fare. Non hanno fatto gli interessi della città, hanno distrutto quello che c’era di buono, hanno raso al suolo Reggio. Questa è diventata la città in cui si iniziano i lavori e non si finiscono mai, è la città dell’incultura, il loro riferimento culturale è Quartuccio che non sa neanche cosa sia la cultura, non sa neanche se parla in italiano. La cultura non si fa dando centomila euro a Fedez, io vorrei 20 personaggi tra assessori e delegati che non abbiano interessi personali, che non abbiano amici, parenti e conoscenti nei concorsi comunali. Se penso a quello che hanno fatto con la rimozione dell’epigrafe che portava il nome di Pasquino Crupi non riesco a trovare le parole. E dopo due giorni hanno messo un masso per celebrare l’inizio dei lavori del Museo del Mare che non è merito di quest’Amministrazione: è il terzo masso messo a Reggio con la firma di Falcomatà per celebrare l’inizio dei lavori. Ma in un mondo normale si celebra la fine dei lavori, non l’inizio. Io posso anche celebrare l’inizio dei lavori di un nuovo Colosseo, ma il problema non è la prima pietra bensì l’ultima. Questa è una città rimasta senza teatri, c’è solo il Cilea che non è un teatro ma un albergatore: ci vanno le scuole, fanno i saggi di fine anno, funziona che chi paga entra e fa quello che vuole. Questo dimostra una grande incultura, un basso livello. La mia idea è fare del consiglio comunale un momento di vera costruzione, non di orazione. Vorrei che non ci fossero più interventi di 40 minuti di blablabla spesso neanche in lingua italiana, ma soltanto discorsi pragmatici, rapidi e che in 10 minuti si possano benissimo esplicitare. Sul futuro di Reggio voglio essere ottimista: c’è questa candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027, e io spero che arrivi perchè nel 2027 Falcomatà non sarà più Sindaco e quindi con le persone che amano davvero Reggio potremo costruire qualcosa di bello per una città che deve tornare a nutrirsi di cultura”.
Con questi presupposti, ci sembra “ineluttabile” che alla fine anche Eduardo Lamberti-Castronuovo arrivi ad una sintesi con il Centrodestra prima delle elezioni, senza dover attendere il ballottaggio. La coalizione quindi si prepara ad essere non solo unita, ma anche molto allargata e quanto più estesa che mai. Si parte, ovviamente, dai partiti e si arriva a professionisti, associazioni e rappresentanti della società civile del territorio che vogliono condividere l’impegno per una città migliore. Cannizzaro è riuscito, con il proprio lavoro, a ricompattare per la prima volta dopo 13 anni una coalizione che oggi non pensa più a leccarsi le ferite del passato ma guarda con entusiasmo alle prospettive del futuro.
Da qui a pensare che le elezioni siano già vinte, ovviamente, ce ne passa: bisogna fare i conti con gli avversari che, per mille motivi, sono più agguerriti che mai. E della situazione nel Centrosinistra parleremo in modo altrettanto approfondito nei prossimi giorni, perchè su alleanze e candidature nella prospettiva della successione di Falcomatà anche lì c’è qualcosa di grosso che bolle in pentola…




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