Cosa avrà da dirci Dante Alighieri nell’era del digitale e dei social? Veramente il suo pensiero può avere a che fare con il nostro tempo? È importante che il suo messaggio superi lo steccato dell’erudizione – senza svilire o sminuire la sua arte – per incuriosire ed interessare un pubblico più vasto? Ne vale la pena? Da questi interrogativi nasce questo testo che raccoglie principalmente cinquanta commenti a terzine scelte della Divina Commedia. Essi hanno l’obiettivo non solo di spiegare il contenuto storico-letterario dei versi danteschi, ma anche di provocare la riflessione dell’uomo contemporaneo immerso in dominanti culturali diverse se non opposte a quelle del sommo poeta.
La considerazione sottesa è che come le stelle per gli antichi naviganti costituivano segnali sicuri nel loro percorso notturno così i versi del maestro Dante possono illuminare, nella notte che gli uomini e il mondo di oggi vivono, il cammino verso l’alba radiosa della realizzazione personale e del rinnovamento sociale. Sono, dunque, spunti di riflessione e spinte alternative contro l’omologazione e la mediocrità.
Chi è Daniele Fazio?
Daniele Fazio (1983), Dottore di ricerca in Metodologie della Filosofia, è stato borsista del Centro Universitario Cattolico e ha collaborato per oltre un decennio con la Cattedra di Filosofia morale del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina. Docente di Filosofia e Storia nei Licei, ha scritto la monografia Étienne Gilson.
Metafisica dell’actus essendi e modernità (2018) e numerosi saggi su riviste scientifiche, in particolare sul pensiero di Robert Spaemann. Ha curato per la D’Ettoris Editori un saggio introduttivo alla raccolta di scritti di Eric Voegelin, Politica, storia e filosofia (2018) ed è autore, sempre per la D’Ettoris, del libro In difesa dell’umano. La filosofia di Karol Wojtyla (2021).