Gesso è una piccola frazione di Messina, abitata da circa 600 persone, ricca di storia e cultura. Situato al centro di una zona agricola in una posizione elevata e panoramica, è una meta molto interessante per tutti i viaggiatori più attratti dalla conoscenza dell’antica evoluzione dei centri abitati sul territorio.
La storia di Gesso
Per comprendere quale sia la valenza storica e culturale di Gesso, è sicuramente utile partire da qualche breve cenno storico.
Le origini di Gesso sono infatti da ricollegare al Medioevo (sec.X-XII), un periodo durante il quale le popolazioni che si trovavano sulla costa, e che erano costantemente minacciate dalle frequenti incursioni piratesche, decisero di abbandonare i propri villaggi sul litorale per rifugiarsi in zone più sicure, nelle aree interne e montuose dell’attuale messinese.
Tra gli episodi più celebri che hanno caratterizzato la zona si annovera quello dell’aspro scontro tra i Saraceni e i Normanni di Ruggero d’Altavilla, che era da poco sbarcato per conquistare tutta la Sicilia (1063). Uscito vincitore dallo scontro, Ruggero come gesto di ringraziamento decise di edificare nella contrada di S. Gregorio un monastero ed una chiesa dedicati proprio a San Gregorio Magno. Le strutture furono affidate ai monaci basiliani.
Purtroppo, di tali edifici non rimangono resti: sono infatti stati demoliti lo scorso secolo.
Cosa vedere a Gesso
Nella sua lunga storia, numerose sono le testimonianze tangibili lasciati sul territorio. Il simbolo più conosciuto di Gesso è certamente costituito dalla Chiesa Madre, che è intitolata a Sant’Antonio Abate. L’edificio è stato realizzato nel ‘600 in stile barocco, con un interno che presenta tre navate che custodiscono diverse opere d’arte di grande pregio storico. Tra le principali possiamo sicuramente annoverare la statua in marmo raffigurante la Madonna del Soccorso, attribuita ad Angelo Montorsoli, (sec. XVI), quella lignea di Sant’Antonio da Padova, e ancora la tela che raffigura Sant’Antonio da Padova (sec. XVII), e quella della Madonna con Santi e del Trionfo della Croce tra Gesù e Maria, che vengono attribuite entrambe a Gaspare Camarda. Sempre all’interno della Chiesa Madre si possono ammirare il pulpito ligneo scolpito sempre nel ‘600, il fonte battesimale, il Ciborio del Bramante (sec.XVI) ed altre tele e statue risalenti al XVI, XVII e XVIII secolo.
Tra gli altri edifici religiosi di grande interesse durante la propria visita a Gesso citiamo anche la Chiesa della Madonna del Carmine (sec.XVII), che presenta un portale rinascimentale in pietra. È oggi stata recuperata e ristrutturata, per essere adibita a sala manifestazioni e a sala convegni.
Tra gli edifici di origine non religiosa abbiamo anche il Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani. All’interno della struttura si trovano diversi strumenti musicali popolari e manufatti agro-pastorali che sono propri del patrimonio culturale e della tradizione orale siciliana, e che costituiscono un tangibile segno di riconoscimento per questa parte così specifica della cultura del territorio.
Le tradizioni di Gesso
Un pur breve approfondimento su Gesso è riconducibile altresì alle numerose tradizioni che generazione dopo generazione vengono replicate sul territorio.
Cominciamo ovviamente dalla festa patronale, di Sant’Antonio Abate, celebrata il 17 gennaio di ogni anno e la seconda domenica di agosto. La festa patronale è vissuta dagli abitanti di Gesso con particolare coinvolgimento, devozione e partecipazione, coinvolgendo inoltre un crescente numero di persone che arrivano da altri comuni del messinese, e non solo. Numerose sono anche le tradizioni liturgiche invernali, che culminano con il rito delle Cresime.
Tornando alla festa patronale, i festeggiamenti della seconda domenica di agosto sono quelli probabilmente più aperti ai visitatori e anche a coloro che ormai non vivono più nel villaggio e che, proprio in tale periodo, fanno ritorno. I festeggiamenti sono preceduti da una settimana di eventi di intrattenimento e di preparazione, di carattere liturgico, che accompagnano la comunità all’evento principale della domenica, giornata nella quale è prevista la processione del Santo seguita con canti preghiere e luminarie di grande effetto.
Citiamo infine il fatto che tra la fine degli anni ’50 e quella degli anni ’60 Gesso divenne celebre in tutto il Sud Italia con la Rassegna delle voci nuove del Mezzogiorno, con cui si radunavano cantanti alle prime armi e star della tv e della musica leggera. Il festival non viene più organizzato.