La clamorosa dichiarazione sul mancato scioglimento del Comune di Roma e quei confronti con Reggio Calabria

Dichiarazione incredibile da parte dell'ex capo della Polizia Franco Gabrielli sul mancato scioglimento del Comune di Roma. E Reggio Calabria...

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Una dichiarazione che ha del clamoroso. Forse per tanti non proprio inaspettata, ma di certo ora resa pubblica. “Nel 2014 Roma non si poteva sciogliere per mafia, sarebbe costato il 2% di Pil. Ad affermarlo, l’ex capo della Polizia Franco Gabrielli. Una frase forte, che in un mondo normale dovrebbe far sobbalzare dalla sedia chiunque e far riflettere su determinate dinamiche che funzionano un po’ a piacimento. Quanti Comuni, in questi anni, sono stati sciolti, e con quali criteri? E perché alcuni sì e alcuni no?

Ricordiamo che Reggio Calabria ha dovuto subire, tanti anni fa, una decisione che ancora oggi sta pagando sotto tanti punti di vista. Ricordiamoci anche che la stessa Reggio non è stata intaccata da alcun provvedimento qualche anno fa. “Il Giornale” si chiede: “Perché non sciogliere Reggio Calabria quando i pm dimostrano che nel 2020 la ‘ndrangheta aveva tentato di condizionare il ballottaggio equivale al mancato scioglimento di Bari, infiltrata dalla mafia pugliese nell’agenzia comunale dei trasporti, diventata il poltronificio della famiglia Pisani con concorsi e assunzioni pilotate. A pensar male si dovrebbe dire che guarda caso sono due giunte rosse, che con quella di Roma di allora diventano tre”.

Quella sullo scioglimento dei Comuni è diventata una ipocrisia che ha perso valore e credibilità, che è diventata – anzi forse è sempre stata – politica. E che ha macchiata – con conseguenze nefaste – la vita e il destino di tanti Comuni. Ma per Roma no, perché – come si domanda sempre “Il Giornale” – conta più il Pil della Giustizia?

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