La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di abbassare il tasso di interesse sui depositi bancari di 25 punti base, portandolo al 2,5%. È la sesta riduzione in nove mesi, nell’ambito di una strategia di allentamento della politica monetaria. Le prospettive dell’economia dell’Eurozona potrebbero essere influenzate anche dalle mosse di Friedrich Merz, futuro cancelliere della Germania, di liberare centinaia di miliardi di euro di prestiti per incrementare la spesa per la difesa e revisionare le infrastrutture del suo Paese. Alcuni analisti prevedono che i piani potrebbero raddoppiare la crescita prevista della Germania per il prossimo anno, portandola al 2%.
Nelle proiezioni che non tengono conto dell’annuncio di Merz di questa settimana, la BCE ha tagliato le previsioni di crescita per il 2025 – il sesto declassamento consecutivo per l’anno in corso – e per il 2026 e il 2027, prevedendo che il PIL dell’area dell’euro aumenti solo dello 0,9% quest’anno, rispetto alla proiezione di dicembre dell’1,1%.
La BCE ha inoltre alzato le previsioni di inflazione per quest’anno dal 2,1% stimato a dicembre al 2,3%, a causa all’aumento dei prezzi dell’energia. Ma ha aggiunto che “la maggior parte delle misure dell’inflazione sottostante” suggeriscono che l’inflazione rimane sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 2%.



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