Il 12 dicembre del 1985 a Villafranca Tirrena, alle porte di Messina, si consumava l’ennesimo delitto di mafia in un’epoca in cui questi episodi di cronaca erano all’ordine del giorno. Si trattava di Graziella Campagna, uccisa solo perché nella lavanderia dove lavorava a soli 17 anni, fu ritrovata la carta di identità di un noto mafioso. Fu quindi rapita e poi uccisa a colpi di lupara, provò a ripararsi con le braccia ma i 5 proiettili passarono lo stesso.
L’associazione Orizzonte Comune di Villafranca Tirrena ha quindi promosso questa iniziativa con l’artista Andrea Sposari che ha realizzato un murales a due passi dal luogo della strage. Il bellissimo murales, d’impatto, ritrae la giovane vittima con una carta di identità in mano e il volto coperto come a proteggersi dai colpi. Sul murales la scritta “dove non è arrivata la giustizia arrivi la memoria”. Presente all’inaugurazione il Presidente della Commissione Regionale Antimafia Antonello Cracolici.



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