Umbriatico, un pittoresco borgo inerpicato su una rocca

La principale caratteristica di Umbriatico è la rupe su cui è stato costruito l’intero centro abitato

Umbriatico è uno dei più tradizionali borghi calabresi, un comune molto caratteristico, dedito all’agricoltura, all’allevamento e alla forestazione, abitato da soli 734 persone e, peraltro, contraddistinto dalla più bassa densità di tutta la provincia (soli 12 abitanti per chilometro quadro). Come risulta ben evidente da tutte le foto che ritraggono questa meravigliosa destinazione, la principale caratteristica di Umbriatico è la rupe su cui è stato costruito l’intero centro abitato, a strapiombo, e l’assenza di un castello feudale che invece è presente in quasi tutte le cittadine calabresi. Probabilmente, uno dei motivi che ha spinto a soprassedere sull’edificazione di un castello è legato alla particolare posizione su cui sorge: il centro stesso sorge infatti su una roccia di difficile accesso, che costituisce essa stessa una fortezza difficile da espugnare.

La storia di Umbriatico, una lunga serie di peripezie

La storia di Umbriatico è in buona parte avvolta nel mistero. Secondo alcuni studiosi trae origine, in età antica, dalla città di Bristacia, fondata da coloni crotoniati sui resti di un borgo già attivo.  Secondo altri, invece, la creazione del centro abitato è dovuta ad Annibale, che qui vi costruì un fortino durante la Seconda guerra punica, al fine di difendersi dagli attacchi dei romani. Dopo la fuga di Annibale a Cartagine, i romani espugnarono il paese: uno scenario storico che sembra essere confermato dai ritrovamenti di resti di persone morte circa 2.000 anni fa, durante i lavori di costruzione di una strada che porta verso la frazione di Perticaro.

Al di là dei piccoli insediamenti in età antica, quel che sembra essere certo è che il territorio ha iniziato a rivitalizzarsi soprattutto in epoca alto medievale, quando il centro fu scelto per realizzare un kastron bizantino, con esercito e diocesi. Il nome scelto per l’insediamento fu quello di Euria, denominazione che deriva dal fatto che nell’abitato erano presenti reduci dall’Epirus Vetus (Grecia nord-occidentale). Con l’arrivo dei Normanni il centro, oramai chiamato Ebriaticum, continua a svilupparsi.

A parte un breve periodo di rinascita intorno alla prima metà del ‘500, poi, il centro come molti altri abitati vicini avviò una lunga fase di decadenza, accresciuta ulteriormente dal fatto che i vescovi preferirono stabilirsi a Cirò. Verso la fine del ‘600 il centro era abitato da soli 350 abitanti e subì alcune gravi epidemie di colera.

Cosa vedere a Umbriatico

A Umbriatico non mancano i luoghi di interesse storico, a cominciare dall’ex Cattedrale di San Donato, il principale luogo di culto cattolico del comune, già cattedrale della Diocesi di Umbriatico fino alla soppressione del 1818 e il successivo trasferimento a Cariati. Situata in pieno centro storico, è caratterizzata da una torre campanaria terminante a cuspide. Dentro la chiesa, tre navate con archi acuti sormontate da monofore.

Di più recente edificazione è la Chiesetta di Santa Maria delle Grazie, di origine medievale, posizionata a un centinaio di metri dalla Cattedrale. Presenta una navata chiusa da un’abside semicilindrica e, all’interno, ha tracce di un antico affresco dedicato alla Madonna incoronata.

Tra gli edifici civili segnaliamo invece il settecentesco palazzo nobiliare Giuranna, che ospita la sede municipale, danneggiato da un incendio nel 2022, mentre tra quelli militari è possibile visitare due fortini di difesa, quello al lato sud (Porta Fortino, nel rione castello, dove sono presenti alcune mura provviste di feritoie) e quello al lato nord (Fortino di Canalicchio, nelle prossimità del quale si trovano diverse grotte di origine non chiara).

Uno scorcio sulla storia

La visita a Umbriatico, borgo la cui costruzione ha manifestato la necessità di adattarsi all’orografia del terreno, è un vero e proprio viaggio nella storia.

Il centro abitato è infatti caratterizzato da una rete di strade piccole, strette e tortuose, in cui si alternano palazzi nobiliari e luoghi di culto. La crescita spontanea della cittadina e le sue alterne fortune nella storia, hanno contraddistinto uno sviluppo quasi spontaneo, in modo irregolare, al fine di sfruttare lo spazio disponibile nella cerchia fortificata.

Un luogo incantevole, che merita sicuramente una visita durante il proprio soggiorno nel territorio, e che rende questo angolo di Calabria una cartolina culturale e storica che non lascerà indifferenti i fortunati visitatori.