Reggio, una mamma esce allo scoperto e replica alla Dirigente della scuola “Alvaro Scopelliti”: “mi ha screditato, siamo in periodo di iscrizioni…”

La mamma di un alunno della scuola "Alvaro Scopelliti" di Reggio Calabria risponde alle parole della Dirigente Adriana Labate

StrettoWeb

Continua a tenere banco, a Reggio Calabria, la vicenda legata alla mancanza di impianti di riscaldamento e la scuola “Galluppi Collodi Bevacqua Alvaro Scopelliti”. Alcuni articoli di stampa hanno denunciato, anche a livello nazionale, una situazione estrema, tant’è che si è parlato pure di alunni con plaid e borse dell’acqua calda in classe. La questione ha provocato l’ira della Dirigente dell’Istituto, Adriana Labate, la quale ha chiesto un incontro al Comune per chiedere l’installazione di questi impianti, smentendo altresì le voci sugli studenti con le coperte.

Ieri l’incontro è avvenuto, è stato definito “proficuo” e ora non resta che attendere le prossime mosse dell’Amministrazione. Che, per precisare, è intenzionata a intervenire anche in altri plessi che si trovano nella medesima condizione, ovvero senza impianti. Alle parole della Dirigente, però, ha voluto replicare una madre, Catia Gattuso, che si è identificata in colei che la Professoressa ha chiamato in causa (senza nominarla) per quanto riguarda la denuncia che ha poi portato agli articoli di stampa.

La replica

La donna fornisce la sua versione dei fatti. “Sono Catia Gattuso, madre e rappresentante di classe della 1^C secondaria dell’IC Galluppi Collodi Bevacqua Alvaro Scopelliti e, a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte della DS Adriana Labate, Indirizzate chiaramente alla mia persona ritengo doveroso, a mia tutela, smentirle punto per punto”, si legge in un nota inviata alla redazione di StretoWeb.

“A margine di un incontro svoltosi presso Palazzo San Giorgio tra la DS, alcuni rappresentanti d’istituto dei genitori e i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, la dirigente scolastica ha creduto bene di screditarmi, in quanto rea di avere portato a conoscenza della città le difficoltà a cui le alunne e gli alunni dell’istituto Galluppi Collodi Bevacqua Alvaro Scopelliti sono dovuti andare incontro a causa della mancanza di riscaldamento all’interno del plesso scolastico Scopelliti (già Larizza)”.

“Come riportato nel virgolettato dell’articolo pubblicato il 31 gennaio da StrettoWeb si legge: “[…]Quindi è stato lanciato un allarme esagerato, nelle passate settimane, partito da un singolo genitore che non solo si è qualificato, affermando il falso, quale rappresentante di tutti i genitori dell’Istituto ma ha parlato di studenti che fanno lezione con le coperte e con le borse dell’acqua calda come se si trattasse di una condizione diffusa ed oggettiva; cosa che non corrisponde al vero, almeno per quanto riguarda la stragrande maggioranza dell’utenza scolastica”.

“La professoressa Labate si riferisce ad alcuni articoli pubblicati in data 11 gennaio 2025 in cui la sottoscritta non si è dichiarata quale “rappresentante di tutti I genitori”, ma come rappresentante di classe e, al massimo, portavoce di alcuni genitori. Questo lo si può facilmente evincere da alcuni passaggi estrapolati dai singoli articoli, di cui riporto le parti a cui la dirigente ha dato libera interpretazione.
– Reggio Today
“come ci spiega Catia Gattuso, rappresentante di classe”
– Fatto Quotidiano
“a nome di altri genitori lancia un appello”
– Reggio Tv
“signora Catia Gattuso, rappresentante dei genitori degli studenti”.

“Comprendo perfettamente i timori che hanno spinto la DS a distorcere la verità da me descritta: febbraio è il mese in cui molti genitori sono chiamati a decidere e a scegliere l’istituto scolastico più idoneo per intraprendere o per far proseguire gli studi del proprio figlio o della propria figlia ed ha temuto che quegli articoli potessero in qualche modo incidere negativamente sul numero delle nuove iscrizioni”.

“La DS però ha trascurato un particolare e cioè che la responsabilità delle strutture scolastiche è in capo al Comune o alla Città Metropolitana per gli istituti superiori, per cui mi sarei aspettata che lei si facesse promotrice, al nostro fianco, di un incontro fattivo, proprio per tutelare l’attività didattica e soprattutto il benessere della comunità studentesca. E per togliere ogni dubbio a chiunque pensasse di potermi strumentalizzare per piccole schermaglie politiche, sgombero subito il campo da ogni cattivo pensiero: ho agito solo ed esclusivamente nell’interesse delle alunne e degli alunni e ho scelto da subito la strada del dialogo, a partire dall’assessora Briante che si è resa da subito comprensiva e disponibile”.

“E aggiungo che la stessa Ds mi ha raggiunto telefonicamente per pretendere una smentita rispetto le dichiarazioni fatte e che alcuni rappresentanti hanno creduto bene di sostenere la “verità” più comoda e che li avrebbe portati ad escludere qualsiasi conflitto con la DS. Tanto mi era dovuto. Catia Gattuso”, conclude la donna.

Condividi