Ponte sullo Stretto, dopo l’incontro “segreto” Doglioni-Caminiti c’è l’accordo-lampo tra Comune e INGV: la firma il giorno prima della scadenza, e i contenuti sono controversi

Ponte sullo Stretto, la battaglia politica contro la grande opera si basa sulle posizioni del Sindaco di Villa San Giovanni Giusi Caminiti e il Presidente uscente dell'INGV Carlo Doglioni. Un controverso accordo sui tavoli

È passata una settimana dall’incontro “segreto” tra il Presidente uscente dell’INGV Carlo Doglioni e il Sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti, e c’è già un’altra bugia da parte dell’Amministrazione che guida il Comune in riva allo Stretto: avevano promesso un incontro di Doglioni con la commissione consiliare territorio allargata ai consiglieri e ai tecnici nominati dal sindaco, e invece non si è fatto nulla e nulla si farà. Doglioni, infatti, scade dalla presidenza dell’INGV martedì 18 febbraio, e non c’è più neanche il margine per convocare la commissione prima della scadenza. Insomma, era solo l’ennesima bufala.

L’opposizione è già insorta, ma intanto il Sindaco Caminiti non ha perso tempo e ha elaborato un documento per sottoscrivere un controverso accordo tra il Comune di Villa San Giovanni e l’INGV. Accordo che Doglioni ha già messo all’ordine del giorno dell’ultima seduta del Consiglio di Amministrazione prima del cambio della presidenza. La riunione è in programma per lunedì 17 febbraio e prevede proprio la firma delle delibere necessarie ad attivare quest’insolito accordo che lascia molti punti interrogativi.

Tutte le controversie dell’accordo sul tavolo di INGV e Comune di Villa San Giovanni

Innanzitutto si tratta di un accordo inconsueto: in Italia ci sono 8 mila comuni, di cui in questo momento molti sono interessati da sciami sismici e criticità vulcaniche, e non si capisce perchè proprio Villa San Giovanni diventi oggi la principale preoccupazione dell’INGV. Si tratta inoltre di un piccolo Comune che confina con grandi città metropolitane come Reggio Calabria e Messina, che sarebbero molto più titolate ad effettuare accordi di questo tipo e che già in passato hanno ospitato grandi eventi dell’INGV.

Inoltre lo Stretto di Messina è l’area d’Europa più studiata in assoluto sotto il profilo sismico: dopo il terremoto del 1908, sono state ampiamente studiate tutte le faglie dell’area, che tra l’altro è molto densamente abitata. Il progetto del Ponte sullo Stretto, poi, ha determinato negli ultimi 40 anni una straordinaria accelerazione di questi studi, tanto che gli esperti sono unanimi nel concordare che questa è una tra le zone sismiche più conosciute e studiate al mondo.

I contenuti dell’accordo

Leggendo i contenuti dell’accordo, oggi sulle scrivanie dei dirigenti dell’INGV e del Comune di Villa San Giovanni e ampiamente visionate da StrettoWeb, abbiamo trovato cinque pagine di nulla cosmico. Si tratta di un accordo non oneroso, e che quindi non porterà a nulla di concreto: un’operazione prettamente politica, strategica solo nell’ottica del contrasto alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. Nell’accordo, infatti, si legge che il Comune di Villa San Giovanni “avverte l’esigenza di realizzare un accordo con l’INGV per approfondire la conoscenza degli aspetti sismici nel territorio comunale” e che gli obiettivi dell’accordo sono quelli di “condividere e migliorare la divulgazione della conoscenza del rischio sismico nella popolazione e nelle scuole; migliorare la conoscenza sismica del territorio del Comune di Villa San Giovanni, in relazione alla sua storia sismica e all’acquisizione di nuovi dati strumentali e geologici; utilizzare le conoscenze acquisite per la formazione del personale, l’informazione pubblica e la pianificazione di protezione civile“; e poi ancora “formazione e informazione dei cittadini; aumento della conoscenza sismica del territorio attraverso scambio di informazioni; promozione di nuovi studi sul territorio ricercando finanziamenti per progetti“.

In sostanza, si parla sempre e solo di informazione e comunicazione: significa martellare la popolazione su rischi già ampiamente noti; terrorizzare la gente e persino i bambini nelle scuole rispetto ai terremoti, non in una sana ottica di prevenzione, ma esclusivamente per inculcare paura e allarme sull’assunto che il Ponte sullo Stretto non si possa realizzare perchè sorgerebbe in zona sismica. Una fandonia già ampiamente smentita dagli altri ponti costruiti da decenni in zone molto più colpite dai terremoti rispetto allo Stretto di Messina: dalla California al Giappone fino agli stretti del Bosforo e dei Dardanelli, in Turchia.

Questo accordo è l’ultimo atto di un Presidente INGV che la scorsa settimana ha dato buca alla Commissione consiliare di Messina rifiutando il confronto con un ricercatore di punta dell’Istituto da lui suo stesso diretto. Nel farlo è venuto meno al principio-base della scienza che è proprio il confronto, che è il vero sale di ricerca. Doglioni, infatti, non tornerà a Messina e non relazionerà in Commissione: almeno non da Presidente INGV. Chissà se lo rivedremo in riva allo Stretto, magari fra un paio d’anni, sotto una nuova veste, stavolta prettamente e dichiaratamente politica.