Una grande sorpresa dell’ultimo minuto. Roberto Benigni apre la quarta serata del Festival di Sanremo 2025. Il grande annuncio è arrivato nella conferenza stampa di presentazione di oggi, con un Carlo Conti che in fretta e furia ha annunciato la novità appena concordata legandola alla notizia di un grande annuncio da fare sul palco più famoso d’Italia. Grande la curiosità, come sempre, quando sale l’attore toscano sul palco.
In passato Benigni ha preso parte a 6 edizioni di Sanremo: 1980, 2002, 2009, 2011, 2020 e 2023. Nel bene e nel male, ha sempre lasciato il segno. Famoso il “Wojtylaccio” con cui apostrofò Papa Wojtyla, così come il bacio alla valletta per 40 secondi. Polemiche, irriverenza e politica sempre nel mix del suo show nello show: dalle gag con Pippo Baudo alle battute su Berlusconi, dall’ingresso a cavallo a quello direttamente sotto la gonna di Manuela Arcuri, dimenticabili le declamazioni di Dante, Bibbia e Costituzione.
Questa sera Benigni è salito sul palco dell’Ariston di Sanremo 2025 in apertura, prendendosi l’attenzione del pubblico per 15 minuti. Un quarto d’ora in cui è riuscito a fare un mappazzone politico di sinistra in cui ha toccato i soliti luoghi comuni suscitando poche risate e prendendosi anche qualche urlo dalla platea.
“Hai fermato l’Italia, dovresti fare il ministro dei Trasporti“, ha detto a Carlo Conti, ironizzando sui problemi ai trasporti delle scorse settimane (frecciatina a Salvini). “Ho incontrato Marcella Bella e le ho detto Bella Ciao” e ancora il saluto ai “Neri per caso“, la quota fascista mancava.
E fuori i nomi. “Elon Musk segue il Festival dai satelliti e ha già votato“. Per chi? “Per Giorgia“, riferimento alla Meloni e alla cantante Giorgia. I due del resto “si amano” e si stanno vedendo il festival “sui satelliti di Musk” e potrebbero sposarsi “su Marte“.
E poi tocca a Trump. Anche lui, ovviamente, interessato al Festival, come se non avesse altro da fare. Interesse che va oltre la musica, viste le mire espansionistiche del tycoon che vorrebbe annettere la Liguria agli USA: o pacificamente o “con i dazi sulle trofie al pesto“.
La cosa più divertente? Il fatto che nel festival di destra, su Tele-Meloni, nel Sanremo delle censure, soprattutto politiche, l’unico sermone impegnato è di satira sul governo e arriva proprio da uno dei più noti comici politicamente schierati a sinistra.
Il tutto concluso con “La canzone del corpo sciolto“. A proposito di cagate. Quindici minuti serviti per annunciare il ritorno di Roberto Benigni su Rai1, mercoledì 19 marzo, con lo show “Il Sogno”. Il famoso e misterioso annuncio inaspettato era un’auto-promozione. Ah, la Sinistra impegnata…



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