Primo incontro con l’iniziativa promossa da Jonas Reggio Calabria, Centro di Clinica Psicoanalitica per i nuovi sintomi, in collaborazione con la Libreria Amaddeo. Il Lettino dello Psicoanalista esce dallo studio e approda in libreria, luogo simbolico in cui la parola, attraverso le pagine dei libri può salpare in mare aperto. Un Lettino “pubblico”, di comunità, su cui autori locali adagiano i loro testi accanto ai testi fondativi Jonas e ai classici della Psicoanalisi. L’intento è quello di dare voce e ascolto ai sintomi del nostro tempo, alle domande che nascono dal confronto sui temi che ci riguardano da vicino: l’educazione dei figli, la scuola, le relazioni, l’amore, la violenza, l’isolamento, la genitorialità, le dipendenze ecc.
Ad aprire la rassegna – La cura provvisoria dei tratti fragili scritto a quattro mani da Eleonora Scrivo e Tiziana Calabrò edito da Città del Sole. Converserà con le autrici Nadia Carbone – Psicoterapeuta Jonas Reggio Calabria.
Il testo rappresenta una elogio alla fragilità, alla tenera voce che ci tiene uniti: 26 racconti, innumerevoli tratti della persona, delle tematiche, dei particolari anche più inquietanti e dolorosi. Numerosi sensi, modi e forme di affrontare le difficoltà mai replicabili; la fragilità è il fil rouge di ogni storia. Una fragilità che emerge in tutta la sua forza e la sua dignità, che delicatamente ci instrada verso un capovolgimento di prospettiva rispetto alla visione contemporanea che esalta la forza, la produttività, la prestazione:
26 storie di inciampi, di rotture e storture, di mancanze e ingombri, di buchi e di vuoti, di smarrimenti e rinascite; una “raccolta di vite inchiostrate sui fogli” in cui, quasi sempre, la “svolta” è data dall’ incontro con l’altro, da una parola che svela e rivela.
Gli autori non ci dicono come si sollevano dalle angosce, dai traumi, dai segreti i personaggi dei loro racconti, ma come gli incontri aprono uno spazio e innumerevoli possibilità. Le pagine del libro invitano il lettore ad ascoltarsi profondamente, a saper leggere tra le righe e le piaghe di quei “tratti” fragili, che abitano ciascuno di noi in diversi “stati” provvisori della vita, ad entrare in contatto non con la luce che abbaglia e disorienta, l’ideale, ma con le nostre parti sconosciute, con il buio che ci abita, che spaventa e rivela. Non si guarisce dalla fragilità e come per il desiderio, la cura è provvisoria rimane incompiuta, per questo viva: rinascere non nonostante la ferita, ma grazie e attraverso la ferita, accarezzando anche il vuoto più desolante.
Incontri
Gli incontri del Lettino in libreria desiderano fare rete, incontrare la comunità, conoscere e dare voce alle belle realtà che si impegnano attivamente sul nostro territorio. Le coordinate del lavoro in Jonas puntano sull’imprescindibile legame tra la dimensione individuale e quella sociale della parola, considerando la parola come strumento e motore di cambiamento, come responsabilità soggettiva e collettiva di farne un buon uso.