Incantevole borgo arroccato sulle colline della provincia di Cosenza, Fiumefreddo Bruzio è ben annoverabile all’interno dell’esclusivo recinto dei borghi più belli d’Italia: il suo centro storico, da cui è possibile affacciarsi sul Mar Tirreno, è una terrazza naturale che funge da ideale cartolina per tutti i turisti che hanno la possibilità di recarsi in questo incantevole territorio.
L’arte di Salvatore Fiume
Tra le numerose curiosità che permettono a Fiumefreddo Bruzio di vantare una crescente notorietà anche al di fuori dei confini regionali, c’è sicuramente il fatto che la sua storia recente è profondamente legata a quella del pittore siciliano Salvatore Fiume, che scoprì il paese per una curiosa coincidenza: notando l’omonimia con Fiumefreddo di Sicilia, sua terra d’origine, decise infatti di esplorare questo centro calabrese.
La fortuita deviazione effettuata dal pittore si trasformò in un legame artistico indissolubile, tant’è che oggi una parte della notorietà di Fiumefreddo Bruzio è determinata proprio dai lavori dell’artista, che realizzò una serie di dipinti ispirati alle antiche invasioni saracene avvenute in quelle terre nel IX secolo. La casa di Salvatore Fiume a Fiumefreddo Bruzio è oggi una delle attrattive culturali del borgo.
Il cuore storico del borgo
Ciò rammentato, possiamo certamente affacciarci con la giusta fiducia sul centro storico di Fiumefreddo Bruzio, che si apre informalmente con la caratteristica Porta Merlata, che conduce i visitatori in un labirinto di vicoli suggestivi. Tra i punti più spettacolari del centro storico del borgo c’è sicuramente Largo Torretta, una piazza-belvedere impreziosita da particolari elementi architettonici chiamati “distrattori” – silhouette che nell’antichità venivano scambiate per sentinelle e che oggi sono rappresentati da elementi architettonici collocati in posizione strategica sul parapetto, il cui profilo – in lontananza – può ben essere scambiato per sagome umane. È qui che ad esempio si può ammirare “La ragazza del surf”, una fontana monumentale creata da Salvatore Fiume come tributo al mare e alla femminilità.
Il patrimonio architettonico del borgo include anche numerosi edifici di pregio: la Chiesa Matrice di San Michele Arcangelo del 1540, con le sue preziose tele di Solimena e Pascaletti, le chiese dell’Addolorata e di Santa Chiara, oltre ai palazzi nobiliari come Palazzo Barone del Bianco, Palazzo Gaudiosi, Zupi e Pignatelli, sono solamente una parte del biglietto da visita che il cuore storico può regalare.
Il Castello della Valle
Nonostante la ricchezza delle attrazioni, è indubbio che il simbolo indiscusso del borgo sia il Castello della Valle, costruito nel 1054 da Roberto il Guiscardo e conosciuto più informalmente come il castello di Fiumefreddo. Nonostante i danni subiti durante l’epoca napoleonica, la struttura conserva ancora elementi originali come pavimenti e finestre in tufo. Nel 1975, proprio tra queste mura, Salvatore Fiume realizzò il ciclo di affreschi “Stanza dell’Eden”, seguito nel 1996 da “La stanza dei desideri”, trasformando i ruderi in un museo d’arte contemporanea a cielo aperto.
Dal 2006 il Castello della Valle è dichiarato monumento contro tutte le guerre. Nonostante il restauro, le cannonate che ha subito la struttura sono ancora ben visibili e l’unica parte del castello interamente recuperata sono i sotterranei, già accessibili.
Arte contemporanea, tradizione e turismo
Tutto ciò rammentato, non possiamo che chiudere rinsaldando – idealmente – il legame tra Fiume e Fiumefreddo, ben esteso oltre il castello: l’artista ha lasciato infatti la sua impronta anche nella Chiesa di San Rocco, dove ha realizzato un affascinante affresco sulla cupola raffigurante il santo mentre protegge il popolo dalla peste.
Fiumefreddo Bruzio non è però solamente un borgo di respiro medievale, con un tesoro artistico e storico che non vede l’ora di condividere con tutti i suoi viaggiatori, bensì anche una meta turistica che offre splendide spiagge, un caratteristico lungomare e la possibilità di immergersi nelle tradizioni locali, dall’antica arte della pesca alla scoperta del patrimonio enogastronomico.
La sua bellezza continua peraltro a ispirare artisti contemporanei, come dimostra la recente mostra itinerante “A Different Tale”, dove l’illustratore Simonluca Spadanuda ha reinterpretato l’essenza del borgo in chiave moderna, portando la sua magia fino a Melbourne e New York nel 2024.
Insomma, tanti motivi che permettono a Fiumefreddo Bruzio di potersi porre come meta turistica di crescente riferimento in Calabria e che sempre più persone hanno avuto il piacere di scoprire, o riscoprire.



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