Vero gioiello naturalistico ancora poco conosciuto fuori dai confini regionali, i diapiri salini di Zinga sono delle particolari rocce evaporitiche, simbolo di un antichissimo evento geologico risalente a oltre 5 milioni di anni fa, definito come la crisi di salinità del messiniano. Oggi i diapiri di Zinga sono visitabili all’interno di un’esplorazione immersiva che consentirà di ammirare da vicino questa particolare struttura geologica.
Cosa sono i diapiri
Per comprendere la grande valenza storica di questa formazione, ricordiamo che il termine diapiro salino indica una struttura positiva, sviluppatasi entro rocce sedimentarie, a forma di cupola: al centro è pianeggiante, mentre i fianchi sono inclinati. Il nucleo è formato da una massa di salgemma, eventualmente unita ad altri Sali di natura evaporitica alla sommità.
Tale particolare nucleo è il frutto di un’azione della giacitura originale che, spingendo verso l’alto, ripiega e frattura i terreni che in precedenza la ricoprivano, quale conseguenza della presenza di una serie di fattori concomitanti, come la densità del salgemma nei confronti delle rocce circostanti, che agisce come spinta da pressione idrostatica.
In tutto il territorio italiano, queste formazioni sono presenti soprattutto nel bacino sedimentario di Zinga, frazione del comune di Casabona, in provincia di Crotone. Esempi simili si trovano anche nell’area iraniana dei Monti Zagros.
Perché sono importanti
La rarità di queste formazioni è considerata alla stessa stregua della loro importanza storica. Non è un caso che i diapiri salini di Zinga siano chiamati anche come i custodi della storia del Mar Mediterraneo: al loro interno sono infatti ben conservate le tracce del medesimo mare durante l’evento geologico della crisi di salinità di cui si è già fatto cenno, e che portò alla deposizione del sale e alla formazione delle rocce evaporitiche.
Proprio per questa straordinaria importanza nella zona di Casabona è stato istituito un geosito riconosciuto dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, come geosito di interesse internazionale.
La visita ai diapiri salini di Zinga
Come abbiamo anticipato qualche riga fa, è oggi possibile ammirare da vicino i diapiri salini di Zinga attraverso uno o più tour guidati che uniscono la visione ravvicinata dei diapiri con la spiegazione di questo particolare fenomeno geologico.
Di norma gli organizzatori prevedono diverse modalità di partecipazione: sebbene le escursioni in questo territorio siano alla portata di quasi tutti, esistono alcuni tratti che potrebbero risultare non particolarmente agevoli.
Ecco perché sono innanzitutto previsti dei percorsi di pochi km che, pur nella loro brevità, consentono di ammirare alcuni diapiri salini diversi tra di loro per composizione e altre caratteristiche, ma sempre facilmente riconoscibili per il loro colore bianco e i riflessi di luce: un biglietto da visita che li fa spiccare all’interno di un contesto che è dominato dalle tonalità grigie delle argille circostanti.
Tra gli altri luoghi di visita nelle escursioni ai diapiri troviamo anche alcuni edifici come il rudere della caserma della Guardia di Finanza, un tempo istituto che presidiava il luogo e controllava le attività di estrazione del sale e l’entrata della miniera di salgemma.
Chi invece vuole osare un po’ di più, può unire il piacere della visita ai diapiri salini con il river trekking, un’attività che seguirà il corso del fiume lungo le gole del Vitravo, tra pareti in arenaria e meravigliosi canyon. Dal grande valore paesaggistico, l’attraversamento della valle del Vitravo è un’esperienza praticamente unica, che regalerà al visitatore la possibilità di ammirare panorami mozzafiato, flora e fauna tipiche del territorio e cartoline che diverranno indimenticabili.
Più lungo e impegnativo, di norma un itinerario di questo tipo è consigliato soprattutto agli amanti del trekking e a chi ama le camminate su lunghi percorsi, anche parzialmente accidentati.
Qualsiasi sia la scelta effettuata nell’organizzazione di una visita in questa porzione di territorio calabro, una cosa sembra essere certa: i diapiri salini di Zinga costituiscono una delle perle da scoprire in Calabria, una particolarità geologica che rende quest’area praticamente unica a livello nazionale per intensità e espansione del fenomeno, nonché una delle rarità a livello globale.
Una ragione in più per dare fiducia a questa parte di Calabria e organizzare una visita approfondita di questa meravigliosa caratteristica paesaggistica che è in grado di regalare.



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