All’Eremo di Reggio Calabria si è svolta la presentazione del libro dal titolo “Maria SS. Del Consuolo. La Madonna dei reggini, Pensieri, Parole, Opere e Miracoli”, curato da Gaetano Surace, Luciano Maria Schepis e Antonio Marino. Il volume, realizzato in occasione dell’anniversario dalla fondazione dell’Associazione dei Portatori della Vara, racconta, attraverso un’accurata ricerca storico-iconografica, le origini del culto della Madonna della Consolazione. Un viaggio attraverso documenti storici che, come scrive Luigi Marino, che ne ha curato la prefazione: “…offre l’opportunità di scambiar con Maria sguardi interiori e cenni d’intesa. In ogni rigo Maria è presenza discreta e fedele”.
Il libro
Le tre sezioni, nelle quali è suddiviso il libro, raccontano un viaggio devozionale attraverso le immagini, le poesie e i documenti che ne testimoniano i miracoli e la grandezza della Madonna della Consolazione di Reggio Calabria. All’interno del volume una raccolta di disegni e opere realizzate dal maestro Stellario Baccellieri, recentemente scomparso, che ha dedicato gran parte della sua arte proprio alla Madonna del popolo reggino.
L’evento
L’incontro è stato aperto dall’esibizione del Coro Cenacolo Maria Consolatrice. A seguire i saluti di padre Pietro Ammendola, guardiano del convento dei cappuccini dell’Eremo e Gaetano Surace, presidente dell’Associazione Portatori della Vara nonché coautore del volume.
L’illustrazione del libro è stata affidata al professore e giornalista Vincenzo Malacrinò.
“Leggere questo libro fa venire i brividi”
“L’opera, dedicata alla Madonna della Consolazione, vede la presenza di più elementi come la saggezza, la storicità e l’umanità. Leggere questo libro fa venire i brividi“, rimarca Vincenzo Malacrinò ai microfoni di StrettoWeb.
Le parole di Surace
Gaetano Surace, presidente dell’Associazione Portatori della Vara, ai microfoni di StrettoWeb, ha detto: “è un libro particolare perchè la sua strutturazione sembrerebbe slegata nelle tre parti che la compongono ma, in realtà, c’è un filo conduttore che è la Madonna della Consolazione. Nel testo emerge quella pietà popolare che si tocca con mano quando il Quadro, sulle spalle dei portatori, viene portato al Duomo”.






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