Reggio Calabria, i consigli del dott. Tromba su come gestire la tiroide in gravidanza

L'illustre endocrinologo e consigliere dell'Ordine dei Medici di Reggio Calabria, Tromba da consigli utili su come gestire la tiroide durante la gravidanza

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Come gestire la tiroide durante la gravidanza. Ne abbiamo parlato con il dott. Domenico Tromba, illustre endocrinologo e consigliere dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria. “Ricordiamo come la gravidanza – spiega l’ esperto medico – è di per sé causa di notevoli cambiamenti della concentrazione degli ormoni tiroidei anche in donne che non abbiano manifestato alterazioni tiroidee in precedenza. La diagnosi ed il trattamento delle alterazioni della ghiandola della vita (la tiroide) in gravidanza richiedono particolare attenzione per diversi motivi: da una parte la gravidanza ed il puerperio si accompagnano ad una rilevante modificazione del funzionamento della ghiandola, dall’altra le malattie tiroidee in gravidanza possono influenzarne il corso e creare danno al feto oltre ad influenzare lo stato di salute nel periodo post parto”.

Durante il primo trimestre di gravidanza è la madre, con i propri ormoni tiroidei, a fornire al feto tutto l’ormone tiroideo di cui ha bisogno. Quindi se una donna ha poco ormone tiroideo, anche il suo bambino può soffrire la mancanza di ormone in un momento critico in cui è in corso lo sviluppo del cervello. Questo può avere ripercussioni negative sullo sviluppo mentale del bambino.

“La principale causa di ipotiroidismo in gravidanza –dice ancora il dott. Tromba– è la tiroidite autoimmune (di Hashimoto), una malattia determinata dal sistema immunitario della donna che attacca e tende a distruggere la tiroide. La prima considerazione è che a causa dei gravi effetti dell’ipotiroidismo sul corso della gravidanza, è meglio essere consapevoli di soffrire di questa malattia prima di avviarla. Le donne con una storia familiare di malattie della tiroide o altre malattie autoimmuni corrono un rischio maggiore. La presenza di sintomi suggestivi di ipotiroidismo deve subito suggerire al vostro medico di effettuare il dosaggio di TSH”.

Per evitare complicazioni è necessario che la malattia sia riconosciuta e trattata per tempo. “Lo specialista endocrinologo –aggiunge il dott. Tromba – è in grado di effettuare la diagnosi e consigliare il trattamento adeguato; in caso di tiroidite di Hashimoto è opportuno assumere regolarmente il farmaco, sottoponendosi a periodici controlli; una eventuale ripresa dei sintomi può indicare la necessità di adeguare la terapia. Concludo col ricordare una famosa frase di Napoleone ‘L’avvenire di un bambino è l’opera di sua madre'”.

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