Si è svolto il 5 gennaio a Catania, nello scenario unico e suggestivo di Palazzo ’“Ardizzone Gioeni”, Centro Accademico Culturale e Congressuale, l’evento “Premio Donna In… Legalità & Memoria”. L’evento di moda e spettacolo, organizzato e promosso dall’Associazione “Circolo degli Artisti” e dall’Accademia “Ex.Calibur”, è stato condotto dallo straordinario Corrado Ameri, da Elisabetta Baviera e Manuela Melita, con momenti di moda grazie alla presenza di stilisti come Cinzia Dori, Andrea Bertini, Marco Orestano, Agata Cosentino, Agata Sandrone e Lucia Caccamo. Presenti anche importanti ospiti: il Produttore Cinematografico Antonio Chiaramonte, l’attore e cabarettista Totò Borgese, i cantanti Lyo e Samantha Houston, e momenti di danza e arti marziali, grazie alla presenza dei “Dragon Revolution Dance”. Alla manifestazione sono stati presenti la Senatrice della Repubblica Italiana, Tiziana Drago.
In una serata stracolma di grandi emozioni, alla dott.ssa Cinzia Panuccio, da sempre impegnata nel mondo del sociale e del volontariato contro la società dell’indifferenza ed a favore dei valori della gratuità, è stato conferito il Premio Sicilia “Donna In” 2025, sez. “Legalità & Memoria” del Premio Federico II, giunto al suo XVIII° anniversario, che quest’anno, per la Sicilia, è stato dedicato alla memoria del compianto Fratel Biagio Conte, con la seguente motivazione: “Per l’infaticabile attività di impegno civile nel contrasto a fenomeni della società deviata e della loro infiltrazione nei tessuti economici, civili e culturali della sua Calabria”. Questo riconoscimento si aggiunge ad altri altrettanto prestigiosi.
La soddisfazione della premiata
La reggina Cinzia Panuccio ha poi parlato con profonda emozione e commozione del libro di poesie da lei appena pubblicato, “La forza non è mia” edito da Città del Sole, una raccolta di poesie che esplora con sguardo attento e scrupoloso ciò che accade nel mondo, dando voce a narrazioni spesso silenziate. Attraverso versi intensi ed evocativi, ci inoltra in un viaggio emotivo, toccante, svelando la resilienza e la forza delle persone di fronte alle avversità. Ogni poesia è un ritratto intimo, che abbraccia le sfide quotidiane, legate alle cicatrici lasciate dalla guerra, al peso della disabilità, all’eco delle voci di donne uccise e maltrattate, alla migrazione, alla violenza di genere e alle ingiustizie quotidiane. Le parole danzano tra il dolore e la speranza, mettendo in luce storie di coraggio e solidarietà, di lotta per la dignità e di ricerca di identità in un mondo che spesso nega la loro esistenza.
Ovviamente, ben distante dall’essere un manifesto politico o un trattato sociologico si presenta, piuttosto, come una testimonianza sincera e accorata, un canto dedicato a chi, per circostanze indipendenti dalla propria volontà, si trova ad affrontare situazioni estreme. Non è solo una dichiarazione di vulnerabilità, ma anche il riconoscimento di una forza che trascende il singolo, una forza che appartiene a chi, nonostante tutto, resiste e non può fare a meno di continuare a sperare e ad amare. Ogni verso è una carezza, e talora un pugno nello stomaco, un grido di dolore e di speranza. E mentre scorrono le parole, ci rendiamo conto che, forse, la forza non è mai stata davvero nostra, ma di coloro che lottano ogni giorno per vivere una vita dignitosa.