Occhiuto viaggia spedito: “sì al maxi rigassificatore a Gioia Tauro”. Sarebbe tra i più grandi d’Europa | INTERVISTA

L'intervista del Presidente della Regione della Calabria Roberto Occhiuto in merito al maxi rigassificatore a Gioia Tauro

StrettoWeb

Sviluppo significa anche e soprattutto nascita e crescita delle infrastrutture. Lo sa bene Roberto Occhiuto, che da quando guida la Calabria – nell’asse forte tra Governo Nazionale e Regionale – si è impegnato molto nel sostenere il Ponte sullo Stretto e nell’ottenere le risorse per Alta Velocità e SS 106, senza dimenticare questioni come il Porto di Gioia Tauro. A tal proposito, in un’intervista al Sole 24 Ore, ribadisce con forza e decisione il suo “sì” al maxi rigassificatore a Gioia Tauro. “Abbiamo un progetto pronto – esordisce – redatto anni fa da Lng Medgas Terminal, società che ha come azionista di riferimento Fingas, controllata pariteticamente da Iren e Sorgenia, già autorizzato”.

“Il progetto – evidenzia il Sole 24 Ore – prevede un’infrastruttura in grado di processare da 12 a 16 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto (Gnl) all’anno. Insomma, una struttura tra le più grandi d’Europa. E, ribadiamo, il Presidente di Regione lo sa bene, ne è abbastanza consapevole: “sarebbe ancora utile – rimarca – avendo l’Italia sostituito la sua dipendenza dal gas della Russia a quella di altri paesi”. Insomma, ancora una volta si vuole fare in modo che la Calabria, l’estremo Sud, il Mediterraneo, diventi fulcro dell’Italia e dell’Europa. Ci prova, quantomeno, il Governatore, che tra rilancio dell’Aeroporto dello Stretto e Capodanno Rai ha sicuramente rilanciato l’area reggina ma in generale calabrese tutta.

Occhiuto – tornando al rigassificatore – ricorda di aver chiesto ai Governi degli ultimi anni la dichiarazione di “strategicità” dell’opera. Riconoscimento ottenuto con il decreto Energia approvato in Consiglio dei Ministri il 27 novembre 2023. “Tale definizione – spiega il Governatore – non è solo un titolo sulla carta, ma è ciò che permette di finanziare l’opera con una imposta di qualche centesimo sulle bollette energetiche degli italiani. Ne guadagneremmo in autonomia energetica e non solo”.

“Vado Ligure? La Calabria ha fatto tanti passi avanti”

Il Presidente di Regione risponde a chi, come successo a Vado Ligure, considera il rigassificatore un passo indietro rispetto agli impegni di decarbonizzazione: “la Calabria ha fatto molti passi avanti in tema di produzione di energia da fonti rinnovabili, quindi è un esempio positivo, ma resto convinto che queste non possano assicurare l’autosufficienza energetica all’intero paese. Avere un impianto come quello di Gioia Tauro, che può anche lavorare ‘a fisarmonica’, quindi in modo diverso a seconda delle esigenze, significherebbe avere energia disponibile anche per integrare quella proveniente da altre fonti“.

“Il rigassificatore richiede una piastra del freddo, una struttura che potrebbe essere utile anche per favorire lo sviluppo di un distretto dell’agroindustria nel retroporto di Gioia Tauro. Parlo del porto che cresce più di tutti gli altri in Italia e che ha raggiunto la movimentazione di 4,2 milioni di teu nel 2024. Questo sì, che è un importante piano di sviluppo industriale. Ma… il progetto di Iren e Sorgenia per ora sembra accantonato. Si dovrebbe chiedere a queste aziende se vogliono realizzarlo oppure  cederlo. Una decisione in ogni caso andrebbe presa”, conclude.

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