Meloni: “Cecilia Sala? La chiamata alla madre l’emozione più grande di questi due anni”. Su Premierato, Space-X e libertà di stampa…

L'intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi, giovedì 9 gennaio, nella conferenza stampa alla Camera dei Deputati

StrettoWeb

Oggi, giovedì 9 gennaio, dalle ore 11, Giorgia Meloni ha tenuto una conferenza stampa dall’Aula dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati. Diversi gli argomenti dell’attualità trattati. Prima di passare alle domande dei giornalisti, ha precisato. “Non ritengo di dovermi difendere dalla previsione di rappresentare un limite o un problema per la libertà di stampa o per la democrazia. Mi stupisce che si metta insieme nello stesso intervento l’idea che il governo intenda comprimere i diritti per la stampa e l’opera attenta di sostegno” al settore svolta dal sottosegretario “Barachini”, perché “tutto quello che fa Barachini è una scelta del governo e non del sottosegretario” singolo, ha aggiunto.

Sento dire che io non risponderei spesso alle domande dei giornalisti. Ho fatto fare un calcolo: ho risposto nel 2024 a 350 domande, più di una al giorno. Ho fatto la scelta di non fare conferenze stampa al termine delle riunioni del consiglio dei ministri” per dare spazio ai ministri nelle rispettive sfere di competenza, perché “Giorgia Meloni non è sola al governo”.

Poi fa un appello: “mi capita sempre più spesso di trovare virgolettati sui giornali, dichiarazioni che non solo non ho mai detto e pensato ma spesso vengono riportati fatti non avvenuti. Mi piacerebbe che ora, oggi, da qui, provassimo a ripartire con un piede diverso: io assicuro rispetto, ancora di più rispetto per il vostro lavoro e mi permetto di chiederlo a voi”.

Le ordinanze cautelari

“In attuazione della direttiva europea del 2016 che riguarda il pieno rispetto della presunzione di innocenza, il Parlamento ha delegato il Governo ad approvare un decreto legislativo secondo cui non può essere pubblicata per intero o per estratto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. È consentito al giornalista di avere l’ordinanza, si chiede al giornalista di una fare sintesi. Si può continuare a dare notizia dei fatti di cronaca rilevanti, si chiede di non fare copia e incolla dell’ordinanza perché sono contenuti dati sensibili e stralci di intercettazioni. Non c’è nessuna limitazione del diritto di informare e essere informati. E il governo non ha ritenuto di inserire pene per chi dovesse violare le prescrizioni”. Il disegno di legge in discussione in Senato di iniziativa di Fdi sulla diffamazione a mezzo stampa “non lo si può definire un tentativo di limitare la libertà di stampa”, ha spiegato Meloni.

“Su una legge che porta il mio nome (per introdurre l’equo compenso per i giornalisti, ndr) non posso che essere d’accordo, c’è al ministero della Giustizia un osservatorio insediato e operativo anche con le associazioni dei giornalisti. Io sono assolutamente favorevole e a disposizione, ci sono alcuni Ordini che hanno dato attuazione alla norma. Quindi sono favorevole e a vostra disposizione”.

Cecilia Sala

“Scarcerazione Cecilia Sala? Ieri è stata una bella giornata per il sistema Italia, per chi ci ha lavorato, per me. Vi farò una confessione: non ho provato una emozione più grande in questi due anni rispetto a quella di una chiamata a una madre per dire che la figlia sta tornando a casa. Non è un lavoro che ho fatto da sola. Ringrazio i funzionari, Tajani e anche voi giornalisti. A un certo punto la famiglia ha chiesto una sorta di silenzio stampa e ho trovato nella stampa un atteggiamento responsabile. E’ stato un lavoro complesso di triangolazione diplomatica con Iran e USA”.

Abedini? Il caso è al vaglio del Ministero della Giustizia. E’ vicenda che bisogna continuare a discutere con i nostri amici americani. Avrei voluto parlarne anche con Biden, che non è venuto a Roma per quanto sta accadendo. Penso di debba comunque discutere di questo nelle sedi componenti”. 

Space-X

“Sono colpita da come alcune notizie false possano continuare a essere rilanciate anche dopo una smentita. E mi riferisco all’accordo con Space-X, e ancora mi riferisco soprattutto alle opposizioni. Non ho mai parlato personalmente con Elon Musk di queste vicende. Space-X ha spiegato al Governo di una tecnologia che dispone che consente di comunicare in sicurezza a livello planetario che per noi significa garantire comunicazioni sicure nelle nostre sedi diplomatiche. Informazioni che per noi sono molto delicate. Sono interlocuzioni che rientrano nella normalità di un lavoro di Governo, come avviene con tantissime altre aziende”.

“Neanche io personalmente ho le idee chiare su questa vicenda. Si tratta di mettere in sicurezza alcune comunicazioni sensibili e delicate, parlando con un soggetto che è psicologicamente il soggetto più avanzato per fare questo lavoro. Io sono laica, ma il tema è oggettivo e va trattato”.

Premierato e Referendum

Io vorrei arrivare alle prossime elezioni con la riforma del premierato approvato ed una legge elettorale tarata su questo. Penso che la questione sia materia di competenza parlamentare, ma se il premierato non dovesse arrivare in tempo ci si interrogherà se questa legge elettorale sia la migliore o no”, ha aggiunto poi la premier.

“Le tempistiche non dipendono da me, il mio intento è di andare avanti con le riforme con determinazione e velocità. Le riforme sono costituzionali ed hanno delle tempistiche ampie e c’è un lavoro parlamentare. Io ho promesso che avrei consegnato un’Italia migliore di quella che ho trovato e queste riforme sono necessarie. Sulla riforma del fisco puntiamo a chiudere tutti i testi unici in materia tributaria e se riusciamo a fare anche il codice tributario. Vogliamo procedere spediti”.

Se riusciamo io vorrei fare in questa legislatura anche i referendum, ma per me l’importante è portare a casa le riforme e consentire agli italiani di esprimersi su queste materie. Sulla giustizia ci sono state aperture anche da alcuni partiti dell’opposizione ma non credo si arriverà ai due terzi”, ha spiegato Meloni nel corso della conferenza stampa con i giornalisti parlando dei referendum confermativi sulla giustizia e autonomia differenziata.

Il terzo mandato

“Nel Consiglio dei ministri di oggi noi impugniamo la legge regionale della Campania” che autorizzerebbe il terzo mandato del governatore, ha risposto Meloni in merito a quale sia la posizione del governo sul limite al terzo mandato dei presidenti di regione, nella conferenza stampa di fine anno.

“La Cassazione ci dà ragione, centri in Albania pronti”

“A me pare che le sentenze della Cassazione diano ragione al governo”, in quanto dicono che “che spetta al governo stabilire i paesi sicuri”. Meloni ha assicurato che i “centri in Albania sono pronti ad essere operativi”. Poi, “lo scorso anno gli sbarchi sono diminuiti del 60%, negli ultimi anni giorni sono quasi azzerati”, ma “i centri per quanto ci riguarda sono pronti ad essere operativi”. Parlando della sentenza della Cassazione Meloni ha argomentato: “Conseguentemente il giudice non può sistematicamente disapplicare il trattenimento dei migranti che arrivano da quei paesi, ma può motivare il caso specifico. Che è una cosa completamente diversa da quello che hanno fatto i magistrati del tribunale di Roma che non entrano nel merito del singolo caso”.

La Corte di giustizia europea “dovrebbe pronunciarsi a febbraio” sul tema dei Paesi sicuri. “L’Italia ha depositato le proprie valutazioni. Dalle interlocuzioni con gli altri partner europei, so che la maggioranza dei Paesi europei sosterrà la posizione italiana davanti alla Corte. Le nostre motivazioni sono in linea con il patto di immigrazione e asilo. Aspetterei a vedere cosa accade”.

“Mi preoccupa di più – ha aggiunto – se in Italia non si tenesse conto di ciò, come non si tenesse conto della Cassazione (da parte dei magistrati ordinari ndr), il che è paradossale, un po’ preoccupante e bizzarro. Questo configura uno scenario molto più complesso, di palese volontà di disapplicare i provvedimenti del governo. Ma questo, non lo capirebbero neanche i cittadini. Poi ci sono 11 mafiosi legati a Messina Denoro che vengono messi in libertà per scadenza dei termini cautelari. Forse bisognerebbe essere più concentrati su questi trattenimenti che non sulla disapplicazione dei decreti del governo”, ha concluso.

Gli Usa e Trump

“Su Groenlandia e Panama, mi sento di escludere che gli Stati Uniti nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza territori. Noi abbiamo già visto Trump presidente degli Usa, siamo di fronte a una persona che quando fa una cosa la fa per una ragione. Penso che le sue dichiarazioni siano più un messaggio ad alcuni altri grandi player globali, piuttosto che rivendicazioni ostili nei confronti di quei Paesi”.

Meloni risponde a un giornalista che le ha domandato anche se si recherà a Washington per l’insediamento di Donald Trump. “Facciamo che rispondo a una domanda per ciascuno, altrimenti non riusciamo”, ha replicato Meloni, prima di sottolineare che “il canale di Panama fu costruito a inizi del ‘900 dagli Stati Uniti, ed è fondamentale per il mercato mondiale e per gli Usa. La Groenladia – ha continuato – è un territorio particolarmente strategico, ricco di materie prime strategiche: sono territori su cui negli ultimi anni abbiamo assistito a un crescente protagonismo cinese. Per il Canada si potrebbe fare un ragionamento simile”.

“La mia idea è che queste dichiarazioni” di Trump “rientrino nel dibattito a distanza fra grandi potenze. Un modo energico – ha osservato – per dire che gli Usa non rimarranno a guardare di fronte alla previsione che altri grandi player globali muovano in zone di interesse strategiche per gli Stati Uniti e, aggiungo io, per l’Occidente. Mi confronterò anche con i miei omologhi dell’Unione europee nelle prossimi ore, ma questa a me pare la questione”.

Se il 20 gennaio andrò all’insediamento di Trump? “Mi fa piacere esserci, sto valutando la compatibilità di agenda. Se riesco partecipo volentieri”. L’ultimo viaggio in Usa, “non rituale, era un’idea nata durante l’incontro di Parigi ed è stata l’occasione per confermare un rapporto molto solido, non so se posso privilegiato, ma certamente solido tra Italia e Usa”. “Io ho avuto un ottimo rapporto anche con Biden”, ma avere “due leader conservatori può rafforzare ulteriormente la convergenza”, cosa che sarebbe un “valore aggiunto per l’Italia e l’Ue”. Durante l’incontro con Trump “abbiamo parlato del quadro generale senza entrare nei singoli dossier” anche perché “ad oggi il presidente è ancora Biden. L’accoglienza è stata al di là delle aspettative”, ha aggiunto.

“Per noi i dazi sarebbero un problema ma non è una novità che le amministrazioni americane pongano la questione dell’avanzo commerciale. Il protezionismo non è un approccio che riguarda solo l’amministrazione Trump”. “Penso che di debba discutere su come affrontare” il tema “e penso che la soluzione dei dazi non sia quella giusta: faremo quello che dobbiamo fare per difendere” la nostra economia “parlando con gli Usa e l’Ue e credo che le soluzioni si debbano trovare”.

Il tema carceri

“Secondo me il modo serio di risolvere il problema (delle condizioni dei detenuti in carcere e il sovraffollamento, ndr) non è l’amnistia o l’indulto ma è un altro: da una parte ampliare la capienza delle carceri e poi stiamo lavorando per rendere più agevole ad esempio il passaggio dei detenuti tossicodipendenti nelle comunità”. Così ha risposto Meloni a una domanda che chiamava in causa Papa Francesco e il suo appello per un’amnistia. Meloni ha quindi premesso: “Ascolto sempre con grande attenzione le parole di papa Francesco che ringrazio. Quello che dice sull’amnistia è nella bolla sul Giubileo ed è rivolto ai governi di tutto il mondo non riguarda specificatamente il nostro Paese”. E sulle migliori condizioni di vita dei detenuti ha aggiunto: “La mia idea non è che questo si debba fare adeguando il numero dei detenuti o i reati alla capienza delle carceri, ma adeguare la capienza delle carceri alle necessità”, ricordando che “perciò abbiamo nominato un commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria che ha l’obiettivo di realizzare 7000 nuovi posti in 3 anni a partire dal 2025”.

L’Ucraina

“Francamente non prevedo un disimpegno” di Trump in Ucraina, “non leggo questo dalle sue dichiarazioni. Ha parlato in più occasioni di ‘pace con la forza’ e io ho sempre sostenuto che l’unico modo per costringere la Russia a sedersi ad un tavolo di trattative era costruire una situazione di difficoltà” sul campo. “Trump ha la capacità di dosare diplomazia e deterrenza e prevedo che anche questa volta sarà così. Lui può andare avanti nella soluzione, ma non prevedo che questo significhi abbandonare l’Ucraina”, circostanza che “sarebbe un errore dal mio punto di vista”.

Questa “guerra doveva durare 3 giorni, a febbraio saranno 3 anni. A dicembre 2022 la Russia controllava il 17,4 % del territorio; dopo 2 anni, con perdite ingenti, ne controlla il 18%, +0,6%. Lo dico anche per smontare la narrazione che la Russia abbia già vinto. Se oggi si parla di pace è perché la Russia si è un po’ impantanata in Ucraina”, grazie al “coraggio” degli ucraini e al “nostro sostegno”, ha aggiunto.

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