Dalla frase sulla “frociaggine” del Papa alle nuove linee guida Cei: “sì ai gay in seminario, ma devono essere casti”

La Cei si è espressa in merito alle nuove linee guida sull'ammissione ai seminari: le precisazioni sui gay

StrettoWeb

Risuona ancora forte la frase di Papa Francesco, di qualche mese fa, sulla “troppa frociaggine” nei seminari. Intanto la Cei si è espresso in merito alle nuove linee guida sull’ammissione ai seminari e ha precisato che bisogna fin dall’inizio mostrare “l’orientamento alla vita celibataria”.

In quest’ottica non ci sarà uno sbarramento agli omosessuali in quanto tali ma a coloro che “praticano”. E’ quanto è previsto nelle nuove linee guida della Cei per l’ammissione ai seminari. “Nel processo formativo, quando si fa riferimento a tendenze omosessuali” è “opportuno non ridurre il discernimento solo a tale aspetto”.

“L’obiettivo della formazione del candidato al sacerdozio nell’ambito affettivo-sessuale è la capacità di accogliere come dono, di scegliere liberamente e vivere responsabilmente la castità nel celibato”. Si ribadisce invece che “la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l’omosessualità”.

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