Cosenza, che succede con Alvini? Perché quest’anno è tutto più difficile, anche per Guarascio

La posizione di Alvini rimane in bilico ma - per il momento - non ci sono scossoni. Anche perché, per Guarascio, oggi è più difficile

StrettoWeb

Massimiliano Alvini non si muove da Cosenza. Almeno per ora, oggi, nella tarda mattinata di martedì 28 gennaio, a qualche giorno dall’ennesimo stop, quello interno contro il Cittadella, primo di tre scontri diretti per la salvezza quasi vitali. Clima tesissimo, in città, ormai da un po’ di tempo, ma ancora più carico di tensione nel corso della sfida di sabato, quando il patron Guarascio ha lasciato il campo prima del triplice fischio e scortato dalla Polizia. Il rapporto con la tifoseria è ai minimi storici e, nonostante abbia vissuto sempre alti e bassi, forse ora sta toccando il punto più fondo.

Non aiuta, oltre al risultato del campo, il continuo silenzio del club nei confronti della tifoseria. Questa strategia, ben nota da sempre a Guarascio, non è mai andata giù alla piazza, ancor di più in questa fase. Poche comunicazioni e nessuna spiegazione alle voci che circolano da un po’ in città, atteggiamenti che alimentano la frustrazione della tifoseria. L’ultima in ordine di tempo è la questione relativa alla posizione di Alvini, in bilico dopo la sconfitta, anche per via di un cammino recente disastroso. Il silenzio stampa scelto dal club ha fatto sì che nessuno parlasse, prima e dopo Cittadella, impedendo così di capire lo stato d’animo, le sensazioni, le riflessioni sull’allenatore e non solo.

Ad oggi, nessuna indiscrezione, mossa, annuncio, dichiarazione va verso la direzione di un esonero. L’imprevedibilità di Guarascio, però, è ben nota, e per questo non va mai escluso totalmente l’effetto sorpresa. Al momento Alvini continua, dirige gli allenamenti e prepara il match a Marassi contro la Sampdoria. Ma siamo sicuri che, una conferma, sia del tutto volontà della società? Trovare un’alternativa importante al mister, in questo momento, è come scalare una montagna altissima e innevata. Con un mercato quasi fermo, una classifica deficitaria, una rosa sfiduciata e debole, i rumors che aleggiano intorno alla società, diventa complicato anche intercettare un tecnico che sia disposto ad accettare. E’ per questo che, rispetto ad altri anni, quelli in cui Guarascio si ritrovava a dover decidere sulle sorti della panchina, quello attuale è difficile, il più difficile forse della sua gestione.

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