Il mondo del calcio italiano piange la scomparsa di Fabio Cudicini, uno dei portieri più iconici della storia dello sport. Cudicini è venuto a mancare all’età di 89 anni, lasciando un’eredità sportiva che ha segnato intere generazioni. Conosciuto come il “Ragno Nero” per la sua straordinaria abilità tra i pali e il completo nero che indossava in campo, Cudicini è stato il portiere simbolo dei trionfi del Milan di Nereo Rocco.
Gli inizi della carriera di Fabio Cudicini
Fabio Cudicini nacque il 20 ottobre 1935 a Trieste, città che negli anni ’30 era un crogiolo di culture e passioni sportive. La sua carriera calcistica iniziò nelle giovanili del Triestina, squadra nella quale mostrò fin da subito un talento naturale per il ruolo di portiere. Esordì in Serie A nella stagione 1955-56 con l’Udinese attirando l’attenzione su di sè per la sua capacità di leggere il gioco e i suoi riflessi felini.
La consacrazione tra Roma e Milan
Nel 1960 il primo trasferimento in una big: arrivò la chiamata della Roma. Con i giallorossi, Cudicini visse alcune stagioni importanti vincendo anche la Coppa delle Fiere nel 1961, il primo trofeo internazionale nella storia del club.
Nel 1967, a 32 anni, si trasferì al Milan, squadra con la quale raggiunse l’apice della carriera. Con i rossoneri, Cudicini divenne una leggenda. Fu protagonista di alcune delle pagine più gloriose della storia del club, tra cui la vittoria della Coppa dei Campioni 1968-1969, quando il Milan superò nettamente l’Ajax di Johan Cruyff con un perentorio 4-1. In quella partita, Cudicini si distinse per alcune parate decisive, dimostrando ancora una volta la sua classe cristallina.
Oltre alla Coppa dei Campioni, Cudicini conquistò con il Milan lo Scudetto nella stagione 1967-68, la Coppa delle Coppe nel 1968 e la Coppa Intercontinentale nel 1969. Il suo contributo fu fondamentale in tutte queste vittorie, grazie a una leadership silenziosa ma incisiva e a una capacità di organizzare la difesa che lo rendeva insuperabile.
Lo stile di Fabio Cudicini e il soprannome “Ragno nero”
Fabio Cudicini è stato un portiere dal talento fuori dal comune. La sua altezza (1,91 m) gli garantiva un dominio assoluto nelle uscite alte, mentre i suoi riflessi e la capacità di anticipare le mosse degli avversari lo rendevano un baluardo difficilmente superabile. A differenza di molti colleghi dell’epoca, preferiva un approccio sobrio e minimale, evitando interventi spettacolari quando non necessari.
A Roma venne ribattezzato “Pennellone” per la sua altezza. Al Milan fu, per tutti, il “Ragno Nero“: il soprannome venne mutuato dal “Black Spider” con cui la stampa inglese lo ribattezzò, complice il completo nero, dopo le grandi parate effettuate a Glasgow e Manchester. Il figlio Carlo, anch’egli portiere di successo, ha giocato per il Chelsea e il Tottenham in premier League.