La caccia ai tordi, i ricorsi degli Ambientalisti e la rabbia dei cacciatori: “ma perché non si occupano di chi inquina la nostra terra?”

Il pensiero di un cacciatore, Roberto Evoli, in merito ai ricorsi degli Ambientalisti contro l'attività venatoria

StrettoWeb

“Come quasi ogni anno in tutte le Regioni le associazioni Ambientaliste presentano ricorsi a gogò per far chiudere sospendere l’attività venatoria oppure qualsivoglia specie per loro considerata a rischio. Vorrei dire a queste Associazioni che concentrassero le loro risorse ed energie su chi ogni giorno inquina distrugge questa nostra terra, sul posizionamento di quelle pale eoliche che a mio avviso hanno modificato l’entrata di alcune specie migratorie, discariche abusive e potrei dilungarmi”. Comincia così il pensiero, inviato alla re dazione di StrettoWeb, di Roberto Evoli, cacciatore che ha deciso di dire la sua in merito ai ricorsi delle Associazioni Ambientaliste relative alla caccia ai tordi.

“Non mi pare si siano strappati i capelli queste Associazioni, essendo noi cacciatori preda facile per loro, siamo sempre attaccati. In altri paesi d’Europa i cacciatori sono una risorsa, non un problema, se volete davvero proteggere le specie, Ambientalisti Animalisti dovreste collaborare anche con le associazioni Venatorie per combattere un Cancro chiamato Bracconaggio, lì dovreste concentrare le forze”, ha aggiunto.

“Che senso ha emettere sentenze su una specie se poi non c’è nessun controllo? Non è chiudendo 20 giorni prima che si risolve il problema. Ogni hanno muoiono centinaia di Beccacce uccise alla posta mattina e pomeriggio, pratica assolutamente vietata. Dove siete Ambientalisti Animalisti? Va mantenuto il giusto equilibrio tra preda e predatore concentratevi sui bracconieri, non sui cacciatori. Le Associazioni Venatorie hanno valide Guardie, una risorsa importante a supporto dei Carabinieri Forestali. Sollecito il Presidente Occhiuto, che è persona sensibile all’Ambiente, che si impegni affinché si crei una sinergia seria per poter difendere il territorio dando la possibilità a questa Tradizione di essere Praticata nel tempo”, ha concluso il suo pensiero il cacciatore.

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