Processo per direttissima nei confronti di 26 tifosi tifosi del Gela, che dopo l’incontro di calcio contro il Modica, che si è svolto nel marzo 2024, furono trovati in possesso di bombe carta, mazze e fumogeni. Le indagini condotte dagli agenti del commissariato di Modica, in provincia di Ragusa, avevano consentito in un primo momento di arrestare in flagranza di reato due tifosi nisseni e di altri due ultras ragusani: i primi per lancio e possesso di artifizi pirotecnici, mentre ai secondi erano stati sequestrati un coltello, delle bombe carta e una mazza.
Identificati in un secondo momento anche i tifosi responsabili del porto abusivo di mazze, fumogeni e bombe carta che gli agenti avevano sequestrato durante le fasi di prefiltraggio all’esterno dello stadio Vincenzo Barone di Modica. A seguito di questi arresti e denunce, il questore di Ragusa aveva emesso 26 Daspo. La procura di Ragusa, adesso, ha citato in giudizio per direttissima tutti i 26 tifosi del Gela, come prevede la normativa di settore in caso di reati commessi allo stadio per i quali risultano evidenti le prove a carico degli imputati.