Acquappesa è un noto e apprezzato borgo turistico della Riviera di San Francesco, molto conosciuto per le sue Terme Luigiane e le sue acque termali solfuree, con un elevato grado sofidrometico. Intorno alle terme di Acquappesa si è sviluppato un intenso sistema di accoglienza turistico che ha permesso alla cittadina della provincia di Cosenza, con circa 1.700 abitanti, di moltiplicare la sua popolazione durante il periodo estivo.
La storia di Acquappesa
Contrariamente ad altri comuni del territorio, la storia di Acquappesa è relativamente recente: sorge infatti come entità urbana tra il ‘600 e il ‘700 con il nome di Casaletto o Casalicchio, con cui ancora oggi si identifica l’agglomerato urbano del centro storico (Casaletto) e l’attuale frazione marina (Casalicchio).
Fino al 1927 Acquappesa è stata entità autonoma, mentre da tale data si è unificata con Guardia Piemontese, a cui vennero attribuiti cinque dodicesimi delle Terme Luigiane. Nel 1943 i due comuni si scissero nuovamente e in modo definitivo.
Per quanto concerne l’etimologia del suo nome, si hanno diverse notizie nei registri della parrocchia di Santa Maria del Rifugio, fondata alla fine del ‘600. Il nome del luogo è riferito in diverse forme, fino a sfociare nel definitivo Acquappesa, un toponimo caratteristico di un sito noto nell’antichità per avere nel proprio ambito delle acque di tipo particolare e, in particolare, sulfuree.
Secondo altre ricostruzioni, infatti, il nome potrebbe direttamente riferirsi a una cascata che è presente nella frazione Casale (di qui, il riferimento all’acqua “appesa”).
Le Terme Luigiane
Come anticipato in apertura di questo approfondimento, le Terme Luigiane costituiscono il principale elemento di attrazione di Acquappesa: la sorgente termale è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà benefiche e le caratteristiche curative, e la leggenda narra che una regina che non poteva avere figli divenne fertile dopo essersi immersa nelle acque sulfuree.
Miti a parte, ciò che c’è di certo è che le terme sono molto visitate fin dai tempi antichi e che il loro nome deriva da quello del Principe Luigi Carlo di Borbone, che patrocinò l’area.
Oggi le Terme Luigiane sono classificate al livello qualitativo 1° Super, utilizzano acque ipertermali solfuree salsobromojodiche con il più alto grado sofidrometrico di tutto il Paese (173 mg/l) e secondo in Europa, offrendo una ricca gamma di trattamenti in favore di una eterogenea serie di indicazioni terapeutiche.
Lo Scoglio della Regina
Se le Terme Luigiane costituiscono l’elemento di attrazione più noto di Acquappesa, è forse lo Scoglio della Regina a rappresentare invece il suo simbolo più riconoscibile.
Faraglione molto conosciuto e fotografato, è situato a breve distanza dalla foce del fiume Bagni ed è parte integrante del territorio comunale di Acquappesa. In seguito all’erosione della costa, oggi lo Scoglio risulta essere completamente circondato dal mare.
Il suo nome, come forse qualcuno sta già immaginando, è legato proprio alla Regina che si immerse nelle acque termali per trovare la tanto desiderata fertilità: si trattava della Regina Isabella di Francia, moglie del Re Edoardo di Inghilterra.
Cosa vedere ad Acquappesa
Le attrazioni che meritano una visita ad Acquappesa non sono però finite qui.
Nel centro urbano è per esempio ammirabile la Chiesa di Santa Maria del Rifugio, al cui interno è presente un ostensorio in argento con base cesellata e decorata in stile barocco, risalente al XVIII secolo, e diverse altre opere argentee del ‘700. Troviamo anche un coro ligneo, un organo del 1832, dipinti e statue processionali.
Costituiscono inoltre un elemento di interesse, soprattutto per gli appassionati di ciclismo, la serie di tornanti che caratterizza la cittadina. I giruni sono un tratto di strada provinciale che mette in comunicazione il centro storico con la strada statale 18, molto utilizzata in diverse competizioni sulle due ruote, come il Giro d’Italia del 2017.
A conferma del profondo legame della città con il ciclismo, anche un Monumento a Marco Pantani, un’opera situata proprio nei tornanti di Acquappesa, non molto distante dal centro storico, in omaggio dell’indimenticato campione. Il monumento è stato inaugurato proprio durante il Giro d’Italia 2017, in occasione dell’arrivo della sesta tappa.



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