Messina, Sciotto paga gli stipendi a 3 ore dal gong ed evita la penalizzazione. Ma resta nei guai

Il Presidente del Messina, Pietro Sciotto, ha onorato la scadenza dei pagamenti federali - seppur soltanto a poche ore dal gong - evitando la penalizzazione. In arrivo invece ulteriori handicap in classifica per Turris e Taranto

Il Messina evita la penalizzazione in classifica. Ieri sera, infatti, a poche ore dalla scadenza, il presidente Pietro Sciotto ha emesso i bonifici per una cifra complessiva di circa 200 mila euro volta ad onorare gli impegni presi con i dipendenti federali, i tesserati (calciatori e staff). La situazione rimane critica, sia dal punto di vista societario che sportivo. In sostanza, a Messina “tutto cambia affinché nulla cambi“: da parte della società si susseguono gli annunci di fantomatiche cessioni e preliminari di vendita che poi infatti non si concretizzano mai, e così da otto anni il proprietario rimane sempre Pietro Sciotto che mantiene la squadra ad un livello di mediocrità assoluta tanto che ha perso ogni tipo di seguito sul territorio e legame con la tifoseria.

Il Messina, infatti, dopo tre anni di serie C in cui s’è sempre salvato dalla retrocessione in D all’ultima, o penultima giornata, e in un caso addirittura ai playout, quest’anno sta vivendo la stagione peggiore da quando è tornato nei professionisti. Dopo 19 partite, e quindi alla fine del girone d’andata, esattamente a metà campionato, il Messina è terzultimo in piena zona playout, a -4 dalla salvezza con appena 16 punti conquistato in  campo. Ne hanno di meno soltanto la Turris (11) e il Taranto (3), ma soltanto perchè hanno già il pesante fardello delle penalizzazioni. La Turris, infatti, è già penalizzata di 5 punti (altrimenti sul campo ha fatto gli stessi del Messina); il Taranto è penalizzato di addirittura 10 punti (altrimenti sarebbe a 13, sempre ultimo ma a -3 da Messina e Turris penultime).

Ieri, però, ci sono stati ulteriori problemi per Taranto e Turris nei pagamenti degli stipendi. A Taranto la situazione è drammatica: nessuno ha onorato le scadenze federali in una delicata fase di cessione della società, che adesso potrebbe sfumare. Arriveranno almeno altri 6 punti di penalizzazione che significa aumentare il fardello della penalità a -16 e scendere sottozero, a -3 in classifica. I calciatori possono inoltre mettere in mora la società, avviando la procedura fallimentare con l’esclusione della squadra dal campionato.

La Turris, invece, ha pagato in extremis ma con alcune inadempienze, quindi arriverà un altro punto di penalizzazione che porterà a 6 i punti di penalità della squadra. A retrocedere sul campo, però, dovranno essere in tre. E anche volendo già dare Taranto e Turris per spacciate, il Messina dovrà risollevarsi se vuole evitare di fare la stessa fine. Al momento la società è rimasta persino senza direttore sportivo; le giovanili non si stanno presentando in campo e il debito del club – che la scorsa estate ammontava già a 3 milioni di euro – continua a crescere, rendendo sempre più difficile una eventuale cessione. Una situazione assurda, soprattutto perchè la scorsa estate  Sciotto ha rifiutato la vendita a una grossa società americana (questa sì, reale) e ha preso in giro un altro serio imprenditore come Ettore Minore. Adesso, quantomeno per salvare la faccia, ha l’obbligo morale di condurre la squadra alla salvezza, mantenendo la categoria per poi cedere il club la prossima estate a chi può fare meglio di lui. Ce la farà?