“1 dicembre 1900-1 dicembre 2024. Auguri Messina”. Così la pagina Facebook, ormai unico canale ufficiale e pubblico del club, in merito ai 124 anni di storia. Oggi, infatti, è il 124° compleanno della società, probabilmente, se non il più amaro, uno dei più amari della storia. Silenzio totale, problemi societari, brevi annunci di firme di preliminare con società semi sconosciute, risultati scadenti, rischio retrocessione, totale disinteresse di una piazza che non porta neanche mille persone in uno stadio enorme.
Basta leggere alcuni commenti sui social per capire come, di questa storia ultracentenaria, gli ultimi anni siano tra i peggiori, tra mediocrità, rivoluzioni, annunci, dimissioni, firme di cessioni fantasma e tanto altro. E’ ormai guerra aperta tra i tifosi e il massimo rappresentante, Pietro Sciotto, in silenzio da molto tempo.
La storia calcistica dell’Acr Messina: un viaggio tra alti e bassi
L’Acr Messina (Associazioni Calcio Riunite Messina) rappresenta una delle squadre di calcio più iconiche della Sicilia, con una storia ricca di successi, momenti difficili e legami profondi con la città di Messina. Fondata nel 1947 come continuazione di precedenti realtà calcistiche locali (la prima, appunto, nel ‘900), la squadra ha vissuto fasi alterne nel panorama del calcio italiano, mantenendo un legame forte con i suoi tifosi e con la cultura sportiva siciliana.
Le origini e i primi passi nel calcio italiano
Le radici calcistiche di Messina risalgono agli anni ’20, quando nacquero diverse squadre locali. Tuttavia, l’attuale Acr Messina venne fondato ufficialmente nel 1947, dopo la fusione di alcune realtà calcistiche cittadine. Negli anni ’50, il club cominciò a distinguersi in Serie C, mostrando un calcio competitivo e accendendo la passione dei tifosi locali. Il primo grande traguardo arrivò nel 1963, con la storica promozione in Serie B, che segnò il debutto del Messina nel calcio professionistico nazionale.
L’apice negli anni ’60 e il declino successivo
Gli anni ’60 furono il periodo d’oro del Messina, culminato nella stagione 1964-65, quando la squadra affrontò per la prima volta club storici del calcio italiano. Nonostante il forte entusiasmo della tifoseria, il Messina non riuscì a mantenere la categoria a lungo, retrocedendo e avviando una fase di declino che lo portò a navigare tra la Serie C e la Serie D negli anni successivi. Le difficoltà finanziarie e organizzative limitarono il potenziale del club, che faticava a ritrovare stabilità.
La rinascita negli anni ’80 e ’90
Negli anni ’80 e ’90, l’Acr Messina visse un’importante rinascita, grazie a una gestione più oculata e a una serie di giocatori e allenatori che riportarono entusiasmo tra i tifosi. La promozione in Serie B nel 1986 rappresentò un momento di svolta, con il club che riuscì a consolidare la propria presenza nella seconda divisione per alcune stagioni. Tuttavia, a causa di difficoltà finanziarie, il Messina subì nuovamente un tracollo, ritrovandosi a competere nelle categorie inferiori.
Il sogno della Serie A e il crollo
L’inizio del nuovo millennio segnò il periodo più luminoso nella storia recente del Messina. Sotto la guida del presidente Pietro Franza, la squadra ottenne la promozione in Serie A nel 2004, tornando nella massima categoria dopo 39 anni. La stagione 2004-05 fu memorabile: il Messina, guidato dall’allenatore Bortolo Mutti, ottenne risultati di prestigio, come la vittoria contro squadre blasonate e un settimo posto finale, sfiorando la qualificazione alle competizioni europee.
Tuttavia, il sogno si infranse rapidamente. A causa di problemi finanziari e di gestione, il club retrocesse in Serie B nel 2007 e, successivamente, sprofondò nelle categorie dilettantistiche, segnando uno dei momenti più difficili nella sua storia.
La situazione attuale e le prospettive future
Negli ultimi anni, l’Acr Messina ha cercato di risalire la china. La società ha cambiato più volte proprietà e dirigenza, ora si trova nella situazione che tutti conosciamo.




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