Una medicina personalizzata sulla base delle caratteristiche genetiche del paziente. È quanto reso possibile con il progetto di ricerca finalizzata curato da Francesco Costa, cardiologo e ricercatore all’interno dell’UOSD di Cardiologia Interventistica dell’ospedale Martino di Messina. Uno studio clinico che vede il Policlinico di Messina promotore e sponsor, con un ruolo di coordinamento degli altri sei centri impegnati in Italia in questa ricerca.
Un elemento chiave di innovazione introdotto dallo studio è l’utilizzo del Genomadix Cube™, un dispositivo all’avanguardia che permette di analizzare in solo un’ora i polimorfismi del gene CYP2C19. Questa analisi genetica è fondamentale per personalizzare la terapia antitrombotica, adattandola alle caratteristiche individuali di ciascun paziente e migliorando così l’efficacia del trattamento. Il Policlinico di Messina – affermano gli specialisti – è il primo centro cardiologico in Italia ad adottare questa tecnologia, aprendo la strada a sviluppi significativi nella medicina di precisione e nella cardiologia interventistica.
Lo studio prevede l’arruolamento di 200 pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI) e trattati con doppia terapia antipiastrinica (DAPT); l’obiettivo è quello di confrontare tre strategie che prevedono una progressiva riduzione della terapia antipiastrinica con il trattamento standard.